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Bonucci, Aic contro la Juve: l'attacco del presidente Calcagno e la replica del club bianconero

Umberto Calcagno si schiera accanto al giocatore nella battaglia contro la Juventus. Il club bianconero invitato caldamente a reintegrare il difensore in una battaglia nella quale tutti stanno perdendo.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

C’eravamo tanto amati. Quella tra Leonardo Bonucci e la Juventus è indubbiamente stata una grande storia d’amore. Che si sta concludendo però come peggio non potrebbe, col giocatore che si allena da solo dopo essere stato escluso e tra avvocati e carte bollate. Si è espresso sulla triste vicenda anche il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori che si è schierato accanto al difensore viterbese del quale sarebbe stata calpestata la dignità. Insomma, si sta prendendo una brutta piega mentre il numero 19 si interroga sul proprio futuro. Solo, triste e abbandonato da una maglia che ha dimostrato di amare, sebbene in passato l’abbia comunque tradita.

L’accusa di Calcagno: “Condotte illegittime e vietate dal regolamento. Calpestata la dignità”

Le parole di Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, sono state chiare e perentorie. Il dirigente, attraverso l’Ansa, ha caldamente invitato la Juventus a rivalutare la situazione attuale: “La situazione che sta vivendo Leonardo Bonucci è paradossale: è oggettivamente fuori rosa, subisce condotte illegittime e vietate dall’accordo collettivo, viene calpestata la sua dignità. La Juve lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi“.

E ancora: “Sono con il capitano della Nazionale, al quale questa vicenda sta precludendo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra. Bonucci è la punta dell’iceberg di numerose situazioni. Poi c’è chi, come lui, ha le spalle larghe e va avanti a petto in fuori, e chi invece subisce”. Insomma dichiarazioni che non lasciano spazio a nessuna interpretazione, in pieno appoggio al tesserato per una vicenda destinata a finire nelle aule dei tribunali.

La posizione della Juventus: il giocatore è fuori dai piani ma nel rispetto delle regole

La Juventus dal canto suo ha finora respinto ogni accusa di potenziale mobbing. Il giocatore non fa parte della rosa bianconera e questo è un fatto, tuttavia secondo la società piemontese gli è stata offerta ogni tipo di possibilità per allenarsi nella maniera migliore possibile dopo l’invito a trovarsi una nuova sistemazione. Si poteva evitare un epilogo del genere? Assolutamente sì. La Vecchia Signora aveva già spiegato al giocatore di non rientrare nei propri piani al termine della precedente stagione, proponendogli un saluto al suo pubblico nel corso dell’ultima apparizione. Richiesta respinta da Bonucci che ha sperato fino all’ultimo in un esonero di Allegri, per riprendersi la maglia indossata con orgoglio per dodici anni.

Leo e il futuro lontano da Torino: alla Lazio con Sarri?

Che ne sarà, quindi, di Leo Bonucci? Il giocatore continua a sentirsi juventino annunciando battaglia per riprendersi la maglia. Ipotesi difficile, al momento. La più probabile è che si troverà un accordo per una buonuscita che gli consenta di proseguire altrove la propria carriera. L’ultima pista porta alla Lazio, con Maurizio Sarri che lo riaccoglierebbe a braccia aperte dopo l’esperienza condivisa insieme proprio a Torino. Resiste anche la candidatura estera con l’Union Berlino che ci ha provato, non accontentando però le richieste economiche del viterbese. Vedremo se il club della Bundesliga rilancerà o se nuove piste emergeranno all’orizzonte. Resta comunque la tristezza per una storia senza lieto fine, come un matrimonio finito male con accuse reciproche e ripicche. Poteva essere tutto gestito diversamente? La risposta è sempre sì.

La Juve replica all’Aic: pronta a difendersi nelle sedi competenti

Alla presa di posizione di Umberto Calcagno, presidente dell’Aic, la Juve ha risposto con una nota ufficiale: “Juventus Football Club ribadisce con forza la correttezza del proprio operato nei confronti di tutti i calciatori tesserati cui sono riconosciuti e garantiti pienamente tutti i diritti previsti dall’Accordo Collettivo di categoria. Juventus è altresì pronta, nell’ipotesi in cui ciò si rendesse necessario, a difendere la piena legittimità del proprio comportamento nelle sedi competenti”.

E non è tutto: “Inoltre, Juventus Football Club si auspica che la problematica della definizione di un corretto bilanciamento tra diritti dei calciatori e esigenze dei club possa essere definitivamente affrontata e risolta nell’ambito della negoziazione del nuovo accordo collettivo tra Aic e Lega Nazionale Professionisti Serie A che avverrà in vista della stagione sportiva 2024/25″.

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