Bentornato a casa, Edo. Dodici giorni dopo il malore accusato al Franchi nella gara con l’Inter, il ricovero in ospedale, gli esami infiniti e il defibrillatore subcutaneo removibile installato, il centrocampista della Fiorentina – che ieri è stato dimesso – ha mantenuto la promessa di far visita ai compagni.
L’arrivo di Bove al Viola Park
Bove è arrivato nella tarda mattinata di oggi al centro sportivo Viola Park di Bagno a Ripoli. Il classe 2002 martedì 10 dicembre è stato sottoposto a un intervento per l’installazione di un defibrillatore. Accanto a lui in auto il compagno di squadra Pietro Comuzzo. Bove ha trovato il tempo per fare alcuni selfie con i tifosi viola presenti all’esterno del centro sportivo, poi il commovente abbraccio con il resto della squadra, lo staff tecnico e i dirigenti della Fiorentina,
L’ex Roma pranzerà con la squadra e seguirà la seduta di rifinitura della squadra in vista della sfida di campionato contro il Bologna, in programma domani 15 dicembre al Dall’Ara.
Cosa succede ora
Inizia ora una nuova vita, ricca di incognite, per Bove. Servirà qualche mese per avere, anche grazie ai risultati dei test genetici, il quadro clinico completo, poi Edoardo deciderà se togliere o no il defibrillatore. le attuali norme italiane non permettono di giocare con esso, al contrario di altri campionati come quello inglese (vedi il caso-Eriksen), spagnolo e tedesco.
La decisione della Fiorentina
Intanto il club viola ha preso la sua decisione: il prestito di Bove non sarà interrotto fino a fine stagione, nonostante l’evidente impossibilità di tornare in campo. Poi però salterà il riscatto, che era ormai cosa certa, e la palla tornerà alla Roma. Ma già a gennaio la stessa Fiorentina con i giallorossi e l’agente Tavano si vedranno per discutere del futuro di Edo, che è anche iscritto alla Luiss di Roma: nel mirino, oltre ad un possibile proseguimento della carriera all’estero c’è anche la laurea.