E’ il minuto 17 di gioco quando in campo, nel match Fiorentina-Inter, accade l’inimmaginabile. Edoardo Bove si accascia improvvisamente, destando grande preoccupazione. Da un video circolato sui social emerge però la verità : inizialmente sembrava che il giocatore si stesse allacciando i lacci delle scarpe, ma in realtà si era semplicemente piegato a terra per un giramento di testa. Dopo essersi rialzato, e aver fatto alcuni passi incerti, è crollato nuovamente al suolo. Ma come hanno agito i soccorsi e l’ambulanza? Gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di salute del calciatore e gli aneddoti sulla notte vissuta in ospedale.
- Fiorentina-Inter, Bove salvato in campo dai compagni
- Fiorentina-Inter, efficienza dei soccorsi per Bove
- Le condizioni di Bove e la lunga notte in ospedale
- Bove, shock prima ma sollievo per le sue condizioni
Fiorentina-Inter, Bove salvato in campo dai compagni
Il primo a intervenire è stato Denzel Dumfries, che ha richiamato con urgenza i soccorsi. Poco dopo, altri giocatori, tra cui Calhanoglu, Cataldi e Mandragora, si sono attivati per evitare che la lingua ostruisse le vie aeree, salvando Bove.
A quel punto si è creato un massiccio cerchio di atleti, attorno al calciatore svenuto, per evitare che i tifosi e le telecamere potessero vedere cosa stesse accadendo. Tra le lacrime e le facce sconvolte sono poi arrivati prontamente i soccorsi ma ecco perché l’ambulanza ha atteso prima di entrare in campo.
Fiorentina-Inter, efficienza dei soccorsi per Bove
Il protocollo di emergenza è stato applicato con precisione. I medici, dotati di defibrillatore e attrezzature necessarie, hanno effettuato i primi interventi direttamente sul campo, senza attendere l’ambulanza. Questa scelta, prevista per evitare ritardi, è conforme ai protocolli di sicurezza sportiva.
L’ambulanza, infatti, è utilizzata solo per il trasporto e non è essenziale per i soccorsi iniziali. In casi simili, l’ingresso diretto sul terreno di gioco può essere evitato per garantire la stabilità del campo e agevolare successivamente il trasferimento.
Le condizioni di Bove e la lunga notte in ospedale
Arrivato in ospedale alle 18:40, Bove è stato stabilizzato e sottoposto ad esami approfonditi. Fortunatamente, non ha riportato danni al sistema nervoso centrale o al cuore. È rimasto in sedazione farmacologica, e le sue condizioni sono monitorate attentamente per individuare le cause del malore. Tra le ipotesi principali ci sono problemi cardiaci o un attacco epilettico.
Il Careggi, rinomato per la gestione dei problemi cardiocircolatori, si occuperà del suo recupero. Bove ha trovato il pronto sostegno dei suoi familiari e di tutti i compagni di squadra, nonché allenatore e direttore sportivo, che hanno trascorso ore di apprensione al suo fianco.
Proprio la madre, sconvolta dall’accaduto, è stata vittima di uno svenimento in attesa di notizie confortanti del figlio portato in terapia intensiva.
Fuori l’ospedale si è registrata anche un’enorme comunità di tifosi viola, in sostegno del loro giocatore, che è stata lì per moltissime ore.
Bove, shock prima ma sollievo per le sue condizioni
Le immagini drammatiche del malore hanno, inevitabilmente scosso tifosi e compagni e non solo, ma la notizia che Bove non sia attualmente più in pericolo di vita ha portato sollievo.
Per il centrocampista, che resterà in osservazione per ulteriori accertamenti, la priorità è la salute, con il sostegno di una comunità sportiva pronta a farsi forza attorno a lui. Intanto, il calciatore è adesso sveglio ed estubato e ha già risposto alle prime domande dei medici.
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