Peccato avere tanto tempo da spendere per qualcosa che non abbia a che fare con la sua disciplina, ma Federica Brignone un modo per ingannare l’attesa deve pure trovarlo. Così l’invito degli organizzatori per presenziare a una delle giornate agli Internazionali d’Italia è stato colto al volo dalla campionessa di La Salle, intenta in questi giorni a recuperare dal terribile infortunio che poco più di un mese fa ne ha messo seriamente in dubbio la partecipazione ai prossimi giochi olimpici. Una presenza importante, quella al Foro Italico, annunciata da una bella intervista sul magazine distribuito all’interno dell’area degli Internazionali.
- Il decorso, ma senza novità sostanziali: "Step by step"
- La visione sui giochi: "A Cortina solo se al 100%"
- Le analogie con Sinner: "Sci e tennis è un mix che funziona"
- Brignone appassionata della racchetta: "Bello da vedere e da giocare"
Il decorso, ma senza novità sostanziali: “Step by step”
Ogni occasione è buona per provare a fare il punto della situazione sul decorso post operatorio, in attesa di capire se servirà un altro intervento per ridurre anche la portata del danno al crociato. Federica non s’è sbilanciata, ma ha ribadito concetti già espressi nei giorni passati.
“L’incidente è stato veramente tosto, e pertanto l’infortunio molto delicato perché ha coinvolto sia la parte ossea che tutta quella legamentosa. Diciamo che è stato fatto un bel disastro e navighiamo un po’ a vista, andando avanti step by step. Però io sto bene e penso positivo: ho accettato quello che mi è successo, e forse questa era la cosa più difficile da fare, pensando al momento che stavo attraversando e tenuto conto della stagione che avevo appena realizzato. Io poi sono una che ama fare sport tutti i giorni, quindi stare seduta o sdraiata senza poter far niente è qualcosa che patisco tantissimo”.
La visione sui giochi: “A Cortina solo se al 100%”
Il focus resta sempre sui giochi, che scatteranno a inizio febbraio 2026. “Ho sempre lavorato stagione per stagione, gara per gara, quindi non dover cominciare adesso a pensare a qualcosa che ci sarà tra 9 mesi mi viene un po’ difficile.
Chiaro che mi piacerebbe tanto essere al cancelletto di partenza delle gare, ma lo farò soltanto se sarò al 100% della forma sia fisica che mentale. Presentarmi ai giochi su una gamba sola avrebbe poco senso: voglio arrivarci in forma, questa è l’unica cosa che voglio”.
Le analogie con Sinner: “Sci e tennis è un mix che funziona”
La presenza di Federica al Foro Italico è destinata a catalizzare attenzioni, per giunta nelle ore in cui farà il suo ritorno in campo Jannik Sinner. Che come Fede è un’eccellenza dello sport italiano nel mondo, oltre a condividere con lei la passione per lo sci e la montagna.
“Lui è proprio uno che non vuole sbagliare, lo vedi subito. Penso sia anche perché nello sci se sbagli è finita. Non hai chance. Poi noi sciatori dobbiamo adattarci continuamente alle condizioni, alla neve, al tracciato. Ed è una cosa che fai al momento. Secondo me lui è riuscito a portare queste cose, perché è un bravissimo sciatore, sul campo da tennis. Lui secondo me si adatta molto bene a tutte le condizioni. E questa è una particolarità che s’è portato dietro dalle precedenti esperienze con lo sci”.
Brignone appassionata della racchetta: “Bello da vedere e da giocare”
Tra una chiacchiera e l’altra Brignone svela di essere stata a sua volta anche una tennista in età giovanile. “Vero, ho fatto tante discipline, un po’ come mia madre che a sua volta si dilettava in più sport. Nel tennis però ho cominciato tardi, quando avevo già una ventina d’anni. E negli ultimi 3-4 anni mi sono divertiva a giocarci un po’ più di frequente tra una pausa e l’altra dagli allenamenti, anzi, inserendo proprio il tennis come disciplina compatibile con la preparazione fisica estiva.
Ho giocato spesso con Nathalie Vierin, che è stata una delle migliori tennisti che la Valle d’Aosta ha mai avuto. Perché mi piace il tennis? Perché è uno sport fisico, ma mai uguale. Ogni colpo è differente, ogni partita ha una sua peculiarità e ti devi saper adattare al momento. E come nello sci, non puoi permetterti di sbagliare perché rischi che l’avversario poi ti bruci”.
La prima volta al Foto Italico, insomma, sarà speciale. “Sono stata a Parigi (ha visto Musetti-Djokovic alle olimpiadi) e anche a Monte Carlo, poi lo scorso novembre a Torino per le Nitto ATP Finals, dove vidi la partita tra Alcaraz-Zverev. Mi piace guardare il tennis in tv: quando a settembre siamo in ritiro in Argentina ci sono gli US Open e spesso organizzavo le sedute in palestra in base alle partite. Spero di potermi divertire a Roma, e spero di poter portare fortuna agli italiani”.