Si sposta dal campo al web il confronto tra Lazio e Roma per il 5° posto. L’argomento della polemica riguarda il gol partita dei biancocelesti in casa dello Spezia, firmato da Acerbi in sospetta posizione di fuorigioco: un errore non rilevato dalla terna arbitrale diretta dall’arbitro Pairetto, ma neanche dal Var Nasca. Una rete che, grazie allo 0-0 tra Roma e Bologna, ha permesso alla squadra di Maurizio Sarri di agganciare i giallorossi a quota 59 punti in classifica.
L’accusa di Mou
Dopo il pareggio con i felsinei, José Mourinho ha sottolineato quelli che a suo parere sono stati gli errori arbitrali nella gara della Roma, ma non ha mancato di scoccare una frecciata contro la Lazio, secondo lui favorita a La Spezia. “Ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco – ha dichiarato Mourinho -. Questo vuol dire qualcosa”.
E contro Pairetto, Nasca e Aia s’è scagliato anche il giornalista di Sky Sport Fabio Caressa: “Rocchi (il designatore di serie A, ndr) ci faccia sentire l’audio del Var. Ci deve dire se Pairetto è andato avanti senza sentire il Var e allora non deve arbitrare mai più. Mai più perché è ridicolo. Oppure se hanno commesso un errore tecnico al Var sul fuorigioco di Acerbi”.
La risposta della Lazio
Alle parole di Mou e Caressa la Lazio ha deciso di replicare poco fa con un comunicato dai toni piuttosto duri. “Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola”.
La Lazio conclude poi affermando di continuare “a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni”. Infine, il club biancoceleste ricorda alcuni episodi sfavorevoli – come la gomitata di Ibanez a Milinkovic-Savic nel derby – su cui, però, ha tenuto il silenzio per rispetto della classe arbitrale.
La battaglia tra tifosi
Il comunicato della Lazio ha rinfocolato la polemica sui social network. “Quanto mi gasa la mia società”, scrive il tifoso biancoceleste Mattia. “Finalmente la società batte un colpo…”, approva Christian. Altri, come Deku, si rivolgono a Mou e Caressa: “Cari Fabio, José e compagnia bella, non riuscirete a far crollare una tifoseria, un ambiente con le vostre chiacchiere inutili, la Lazio ha vinto al 90’: statece”.
“Grande comunicato dedicato a Mou e Caressa”, aggiunge Francesco. “I romanisti continuano a lamentarsi degli arbitri o a guardare in casa degli altri quando sono loro i primi marci”, scrive Filo postando il contatto di un presunto fallo in area di rigore del romanista Kumbulla su Orsolini in Roma-Bologna.
Ma sui social spuntano anche i commenti dei romanisti al comunicato della Lazio. “Mou non ha mai citato la Lazio, questo comunicato dimostra che c’avete la coda di paglia”, scrive Antonio. “Il comunicato fa ridere: sappiamo che Mourinho è sempre stato un provocatore, quelli ci cascano e noi ridiamo”.