Un anno dopo, l’inizio dell’anno solare per la classe arbitrale italiana è stato ancora disastrosoa. Sì, perché se è vero che un errore, seppur macroscopico, non può autorizzare a generalizzare sul rendimento complessivo della “squadra” a disposizione del designatore Gianluca Rocchi, a tutti gli appassionati la clamorosa topica presa da Juan Luca Sacchi nei minuti finali di Monza-Inter, che ha inspiegabilmente interrotto il gioco prima dello stacco vincente di testa di Acerbi per un fallo inesistente nell’area biancorossa, vanificando così il potenziale 3-1 dell’Inter, ha ricordato da vicino quella di Marco Serra in Milan-Spezia del 17 gennaio 2022.
- Monza-Inter, nerazzurri furiosi con Sacchi: spunta l'ipotesi ricusazione
- L'errore di Sacchi fa arrabbiare l'Aia: lunga sospensione in vista
- Monza-Inter, l'abbaglio di Sacchi: il precedente di Milan-Spezia
Monza-Inter, nerazzurri furiosi con Sacchi: spunta l’ipotesi ricusazione
Oggi come allora un fischio improvvido e soprattutto anticipato, in esatta controtendenza rispetto alle indicazioni dell’Aia, ancor di più in epoca Var, ha inevitabilmente condizionato l’andamento della partita.
Certo, i contesti delle due partite e delle azioni segnate dagli errori sono stati diversi, dal momento che la decisione dell’arbitro torinese di interrompere il gioco per fischiare una punizione dal limite al Milan, stoppando Junior Messias che aveva già scoccato il tiro destinato a entrare nella porta dei liguri, resta un errore ancora più inspiegabile rispetto a quello, più “classico”, commesso da Sacchi all’U-Power Stadium, ma le conseguenze per il fischietto marchigiano saranno quasi sicuramente le stesse, ovvero un lungo periodo senza arbitrare in Serie A.
Il tutto mentre già si inizia a parlare di possibile ricusazione da parte dell’Inter, pratica teoricamente non consentita dal regolamento, ma è facile immaginare che, a prescindere dalla durata della sospensione di Sacchi, servirà molto tempo prima di poterlo rivedere dirigere i nerazzurri.
L’errore di Sacchi fa arrabbiare l’Aia: lunga sospensione in vista
La dinamica dell’azione è molto chiara: al 36’ del secondo tempo, sugli sviluppi di una punizione laterale, Sacchi ha fischiato un fallo di Gagliardini nell’area del Monza, interrompendo il gioco prima del colpo di testa di Acerbi. Dal punto di vista tecnico, quindi, non si può neppure parlare di gol annullato, ma la sostanza cambia poco, dal momento che il fischio ha anticipato di una frazione di secondo la conclusione aerea dell’ex difensore della Lazio sulla quale Di Gregorio avrebbe potuto fare poco. Il replay avrebbe poi evidenziato la totale assenza di contatti fallosi, dal momento che a far cadere Pablo Marì è stato uno sgambetto involontario del compagno di squadra Armando Izzo.
Errore evidente, ma che si sarebbe potuto sanare qualora Sacchi non avesse interrotto il gioco: un eventuale fischio dell’arbitro dopo il gol di Acerbi, con conseguente “temporaneo” annullamento della rete, sarebbe infatti stato sanato dal Var, le cui immagini avrebbero mostrato la correttezza dell’azione. Quel fischio ha invece vanificato tutto, facendo tornare il calcio italiano ad uno degli errori classici dei primi tempi del Var, quando gli arbitri commisero più di qualcuno di questi errori di precipitazione, rendendo non più convalidabili gol regolarissimi.
Monza-Inter, l’abbaglio di Sacchi: il precedente di Milan-Spezia
“Peccati” perdonabili cinque anni fa, non più adesso, come rimarcato da Simone Inzaghi al termine della partita e come pensano anche all’Aia. Sacchi si è scusato con giocatori e dirigenti dell’Inter al termine della gara, ma questo non dovrebbe bastargli per evitare una lunga sospensione. Serra dovette attendere sette mesi prima di tornare ad arbitrare in Serie A: una pausa simile per Sacchi equivarrebbe alla fine anticipata della stagione per quanto riguarda il massimo campionato. Si vedrà, ma sulla “fedina penale” del fischietto marchigiano pesa un altro brutto precedente, la sospensione subita nel finale dello scorso campionato dopo il testa a testa con Gary Medel, espulso per proteste durante Juventus-Bologna. Un altro episodio che fece storcere la bocca ai vertici arbitrali.
Va detto che a dare risalto agli errori, in Milan-Spezia e in Monza-Inter, è stato l’andamento delle singole partite: all’epoca gli Aquilotti, che sarebbero andati sotto 2-1, trovarono con Gyasi il gol della vittoria in pieno recupero, a Monza la squadra di Palladino ha segnato il gol del pareggio cinque minuti dopo l’abbaglio di Sacchi. Insomma, se i ragazzi di Inzaghi fossero riusciti a difendere il vantaggio l’eco della conduzione arbitrale sarebbe stata assai inferiore, ma questo è un dettaglio per i vertici arbitrali, comprensibilmente sorpresi negativamente dall’errore di Sacchi che, rispetto al collega Serra, vanta un’esperienza assai maggiore, dal momento che quella di Monza per l’arbitro di Treia è stata la 37ª gara diretta in A, a otto anni dalla prima, un Chievo-Atalanta del maggio 2015.