Suo malgrado si è ritrovato al centro delle cronache e, soprattutto, delle polemiche scaturite dalle sue decisioni su episodi critici, ma affrontabili in un Milan-Spezia che inevitabilmente creerà precedenti. Almeno in questo campionato, almeno in Serie A. Marco Serra, il direttore di gara, è un giovane e promettente fischietto che si è visto affidare dal designatore arbitrale uno dei match più delicato di questa giornata di campionato.
Ha sbagliato, ma ha saputo ammettere davanti ai giocatori. E lasciarsi andare a uno sfogo umano, ma quasi coraggioso.
L’errore dell’arbitro Marco Serra in Milan-Spezia
Lunedì 17 gennaio, stadio Giuseppe Meazza di Milano: qui si è consumata Milan-Spezia, con una sommatoria di errori e atteggiamenti, da parte del 39enne torinese, alquanto inusuali, in epoca di VAR. Il più clamoroso è quello che ha indotto Serra a sciogliersi in scuse e poi lacrime: un comportamento quasi spiazzante, per chi è in campo. Tant’è che Ibrahimovic, evidentemente sorpreso da questa reazione, si è avvicinato per consolarlo.
Il Milan, dalla sua, ha protestato in maniera civile, sottolineando le conseguenze per il club di via Aldo Rossi davanti a questo errore.
Marco Serra: chi è l’arbitro di Milan-Spezia
Che cosa sappiamo di questo fischietto che, non molto tempo fa, arbitrava anche in terza categoria? Marco Serra ha 39 anni e come è capitato spesso ad arbitri del suo livello, è nato come giocatore. Ha tentato la via del calcio, senza riuscire a superare dei limiti tecnici che però non gli hanno impedito di accarezzare l’ambizione di entrare comunque negli stadi che sognava di vedere da professionista.
Su consiglio di uno zio, pare, Serra avrebbe intrapreso il percorso di arbitro, con discreti risultati. Impiegato in una società finanziaria, le statistiche giustificano l’idea che sia un arbitro fermo, deciso che non disdegna i rossi.
La carriera di arbitro di Marco Serra: l’approdo in Serie A
Stimato dai vertici arbitrali, nella sua carriera arbitrale (dopo una lunga trafila tra Lega pro e B) ha arbitrato in Serie A partite importanti ma non proprio di cartello. Il suo debutto nel massimo campionato risale alla stagione 2015-2016 quando debuttò in Empoli-Verona, finita 1-0. Scorrendo le statistiche, le sue direzioni di gara in Serie A sono, fino ad ora, 11. Poco? Molto? Serra ha arbitrato il Milan prima di questo tonfo, dimostrandosi all’altezza della situazione e convincendo i vertici che questa occasione fosse per lui.
La sua storia con il Milan è dunque breve, ma non proprio nulla: ha diretto Milan-Cagliari (3-0, 1 agosto 2020), ultima giornata 2019-2020 e poi l’incontro contro lo Spezia nella scorsa stagione (3-0, 4 ottobre 2020)e di nuovo la sfida che ha visto contrapposto ai rossoneri il Cagliari (29 agosto 2021).
Marco Serra, il suo gesto rivoluzionario
Il suo pianto, uno sfogo, una ammissione di responsabilità inusuale per un arbitro apre nuovi scenari, anche per la sua carriera. Ne verrà un lungo stop, è quasi certo, ma d’altro canto questo suo palesare l’errore offre uno spunto di riflessione dovuto a un atto umano ed etico.
Non si è mai visto di frequente, sui campi di Serie A, un arbitro ammettere così il proprio sbaglio ed esporsi anche al giudizio dei calciatori nel mezzo del proprio operato. Un gesto che, sicuramente, non cancella l’errore ma rende merito all’uomo.
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