Giornata di audizioni per Giuseppe Chiné, il procuratore della Federcalcio chiamato a far luce su quello che è diventato il caso della settimana: i presunti insulti di stampo razzista di Acerbi a Juan Jesus nel corso di Inter-Napoli. In mattinata è stato ascoltato il difensore nerazzurro, che aveva cambiato più volte versione nei giorni passati: ai giornalisti aveva assicurato di non aver rivolto insulti razzisti al brasiliano del Napoli, ai suoi dirigenti aveva spiegato che al massimo si era lasciato scappare un’espressione grottesca, “ti faccio nero”. Dopo Acerbi, è toccato a Juan Jesus.
- Razzismo, cosa ha detto Juan Jesus a Chinè
- Il difensore del Napoli sereno all'allenamento
- Acerbi: La mossa del procuratore e il giudizio
Razzismo, cosa ha detto Juan Jesus a Chinè
Anche il difensore del Napoli, un passato proprio nell’Inter oltre che nella Roma, è stato ascoltato in videoconferenza dal procuratore e dai suoi collaboratori, collegati con Castel Volturno dalla sede della FIGC a Roma. L’audizione di Juan Jesus è durata circa mezz’ora, un po’ meno di quella di Acerbi che invece è stato ascoltato per circa un’ora, con al fianco l’avvocato Capellini e lo stesso dg nerazzurro Marotta. Il calciatore del Napoli ha esposto la sua versione dei fatti, relativa ai primi minuti della ripresa del match di San Siro, quando ha avuto uno screzio con l’interista. E ha ribadito la sua versione: lui l’insulto razzista l’ha sentito, eccome.
Il difensore del Napoli sereno all’allenamento
Dopo l’audizione, Juan Jesus si è allenato regolarmente con la squadra, o meglio con ciò che rimane dell’organico del Napoli, visti i tanti calciatori impegnati in giro per il mondo con le rispettive Nazionali. In base al racconto dei pochi testimoni presenti al centro sportivo, il calciatore azzurro è apparso sollevato, sorridente e rilassato dopo la tensione dei giorni scorsi. Non gli era piaciuto – e non ne ha fatto mistero – l’atteggiamento di Acerbi, che aveva provato a negare tutto, o comunque a minimizzare. Sulla questione, comunque, Juan Jesus ha chiesto a tutti, Napoli compreso, la massima riservatezza.
Acerbi: La mossa del procuratore e il giudizio
Che succede ora? Raccolte tutte le deposizioni, Chiné ha tutti gli elementi per chiudere il fascicolo aperto su indicazione del Giudice Sportivo, che martedì scorso aveva chiesto un supplemento d’indagine per valutare compiutamente l’episodio. Dovesse essere accertata la matrice razzista degli insulti di Acerbi, il difensore nerazzurro richierebbe uno stop di almeno dieci giornate, per la violazione dell’articolo 28 del Codice di giustizia sportiva. La decisione dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana. E potrebbe segnare, in un verso o nell’altro, il futuro di Acerbi nell’Inter.