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Cecilia Zandalasini dice addio alla Virtus Bologna e all’Italia e denuncia: “Passo indietro per tutto il movimento”

La giocatrice di Broni dà l’addio all’Italia con un lungo messaggio su Instagram dopo l’improvvisa chiusura della Virtus Bologna femminile, simbolo di un movimento in grande crisi

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Cecilia Zandalasini dice addio alla Virtus Bologna e all’Italia e denuncia: “Passo indietro per tutto il movimento” Fonte: IPA

Cecilia Zandalisini dà l’addio all’Italia anche se più che una scelta sembra quasi un obbligo. Va via una delle giocatrici più rappresentativi del basket italiano femminile con esperienza anche in WNBA, una scelta che denota il momento di crisi di tutto il movimento a cui nessuno è riuscito a trovare una soluzione e che ora mette in difficoltà anche le nazionali azzurre.

Zandalisini: “Un passo indietro di tutto il movimento”

La scelta “obbligata” di Cecilia Zandalisini arriva dopo che la Virtus Bologna ha deciso di chiudere il settore femminile che vedeva tra le sue stelle proprio Cecilia. E su Instagram è arrivato il lungo addio della giocatrice italiana, una lettera di amore per la pallacanestro e di denuncia per lo stato del movimento: “Basta allontanarsi di pochi chilometri dalle nostre Alpi per rendersi conto della rivoluzione che sta avvenendo intorno allo sport femminile, poi si vola verso gli Stati Uniti non si trova una persona che indossi la maglietta: “Everybody is watching women’s sports”. Durante questo periodo importante mi trovo invece a dover scrivere queste parole, parole difficilissime, disilluse, arrabbiate e tristi”.

Le dure parole di Cecilia

Quello della Zandalasini è uno sfogo amaro, una denuncia sullo stato del movimento della pallacanestro femminile in Italia: “In due mesi la mia vita è passata da avere la certezza di due anni di contratto, nella città che amo, alla chiusura del settore femminile della mia squadra. Senza preavviso, senza segnali di avvertimento, senza garanzie e all’interno di una società che ha sempre fatti grandi proclami e rivendicato solidità e progettualità. La chiusura del progetto femminile a Bologna è un grande passo indietro non solo per la città, che vive e respira pallacanestro, ma anche per tutto il progetto nazionale”.

L’anno prossimo non giocherò più in Italia – continua Cecilia – non ci sono state per me le tempistiche adatte e le condizioni migliori per restare. In questa decisione c’è una grande delusione personale, per non essere riuscita ad aiutare il movimento a crescere. Alla fine delle nostre giornate vogliamo solo essere di ispirazione per tutte le bambine che vengono a vederci e che sognano di diventare come noi”.

Il passato nella WNBA e il momento no del basket

Cecilia Zandalasini ha rappresentato una “grande speranza” per l’Italia e per tutto il movimento. Nel 2017 diventa la settima giocatrice italiana ad attraversare l’oceano e ad andare a giocare negli Stati Uniti vestendo la maglia delle Minnesota Lynx con le quali ha anche vinto un titolo WNBA. Poi l’avventura in Turchia e in fine nel 2021 il ritorno in Italia con la Virtus Bologna. Ma neanche il suo talento è servito a dare la scossa a un movimento che continua a fare troppa fatica, lo dimostrano anche i risultati della nazionale che anche in questa occasione ha mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi, come del resto capitato anche alla maschile di Pozzecco.

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