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Champions, Real Madrid e Ancelotti “a por la 15”: è Re Carlo o solo fortunato? Web in tilt

Sui social impazza l'Ancelotti-Mania, ma non mancano i commenti contro il tecnico, protagonista dell'ennesima rimonta nel finale al Bernabeu

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

La vittoria del Real Madrid e la qualificazione alla prossima finale di Champions League scatenano i tifosi sui social, complice l’ennesima rimonta nel finale della squadra allenata da Carlo Ancelotti. Per molti il “fattore Bernabeu“, stadio in grado di condizionare anche gli arbitri più esperti in alcune situazioni, per altri semplice fortuna. Sul web, riemerge anche il confronto tra supporters del Napoli e sostenitori del Milan, con il tecnico emiliano che ha portato sul tetto del mondo i rossoneri, ma ha lasciato un ricordo ben diverso alle falde del Vesuvio.

Ancelotti, “a por la 15”: maglia speciale in barba alla scaramanzia

Carlo Ancelotti a caccia della settima Champions League in carriera, la quinta da allenatore, la terza sulla panchina del Real Madrid. “Re Carlo”, infatti, ha vinto due Coppe dei Campioni da calciatore, sempre con il Milan, prima di aggiudicarsi il trofeo dalle grandi orecchie nel 2003 e nel 2007, alla guida dei rossoneri, e nel 2014 e nel 2022, al timone dei Blancos. Ora, la grande opportunità di conquistare un’altra Champions sotto l’arco di Wembley, contro il Borussia Dortmund di Terzic, per celebrare al meglio il prolungamento di contratto alla corte di Florentino Perez.

A por la 15“, “Andiamo per la 15”. Questo lo slogan apparso sulla maglia speciale indossata da Vinicius e compagni al termine dei 90 minuti di Real Madrid-Bayern Monaco, sfida decisa da una doppietta del subentrante Joselu, attaccante che fino a due anni fa assisteva alla finale di Parigi da semplice tifoso, esultando alla rete di Vinicius contro il Liverpool di Klopp. Un secco “no” alla scaramanzia, che richiama anche la casacca apprezzata dai tifosi proprio nel 2022, dopo il clamoroso successo con il Manchester City di Pep Guardiola: in quel caso, chiaramente, la frase scelta non poteva che essere “A por la 14”, poi conquistata contro i Reds. Adesso, l’appuntamento “por la 15” è per sabato 1 giugno.

Ancelotti, bravura o fortuna? L’ironia dei tifosi del Napoli sul web

L’ennesima impresa targata Carlo Ancelotti divide i milioni di appassionati presenti sui social. Dalla gioia dei tifosi del Real Madrid, che difendono a spada tratta il “Carletto” italiano e l’effetto Bernabeu, alla piccata ironia dei supporters del Napoli, che assegnano ad una buona dose di fortuna gran parte del merito per il passaggio del turno dei Blancos.

“Ancelotti è fatto della stessa sostanza di cui è fatto il c**o”, si legge su X, tra le molteplici reazioni al 2-1 messo a referto dagli spagnoli. Il volto di Osimhen, invece, accompagna un tweet tanto laconico quanto significativo: “Andiamo a vedere qual è l’unica squadra dove Carlo Ancelotti non ha portato il suo sedere devastante… Esatto”, con chiaro riferimento al club partenopeo. “È riuscito a vincere una Champions con una punizione di Pirlo tirata sulla clavicola di Inzaghi, non dimenticatevelo mai”, aggiunge un sostenitore azzurro.

Non mancano, però, commenti più razionali, che si fermano nel mezzo: “La fortuna aiuta gli audaci – scrivono sul web -. È innegabile che ne abbia avuta parecchia, ma per tenere a bada certi spogliatoi di campioni e alzare trofei la fortuna non basta. Ci sono gli allenatori per grandi club e quelli per quelli di media caratura”. Una frase che richiama persino una famosa conferenza stampa di Massimiliano Allegri, quando il trainer della Juventus parlò di “categorie“, nel calcio come nella vita.

Simpatico il tweet post partita del noto giornalista Fabrizio Biasin, che richiama anche la cultura culinaria di Ancelotti: “Molti diranno ‘il solito c**o di Ancelotti’, ma si sbagliano: al limite è culatello”.

Milan, i commenti nostalgici e l’amore per Ancelotti

In risposta a coloro che parlano esclusivamente di fortuna, o addirittura di qualificazione “robbed” (per il fuorigioco fischiato anticipatamente al Bayern nel finale, ndr), c’è chi esalta le straordinarie qualità di Carlo Ancelotti e la sua innata capacità di salire in cattedra nei momenti topici delle competizioni europee, dove la pressione può essere gestita soltanto da uomini di spessore e di caratura internazionale. Tramite i social, è arrivato forte e chiaro il messaggio di molti tifosi del Milan, emozionati anche dall’abbraccio in diretta su Amazon Prime fra “Re Carlo” e Clarence Seedorf, oggi opinionista tv.

Da aforismi che richiamano quel magico sopracciglio alzato a un divertentissimo meme che vede Ancelotti alla guida, nel traffico, prima che le auto in coda gli lascino improvvisamente lo spazio necessario per passare, dandogli la precedenza. I rossoneri, con la mente ai fasti del passato, rispondono così: “Passano gli anni, cambiano le mode, ma il numero 9 dentro alla ‘disperata’ ti premia sempre. Avanti Carlo, mi emozioni da 20 anni.

Il confronto social tra milanisti e napoletani viene costantemente alimentato dalle vittorie e dagli insuccessi di Carlo Ancelotti. Tornano di moda video e meme di giornalisti ed opinionisti partenopei che volevano fortemente, all’epoca, l’esonero del tecnico emiliano, poi ufficializzato da Aurelio De Laurentiis. “Stranamente Ancelotti sta facendo sfumazzare solo un certo tipo di guru”, si scrive ironicamente su X. “Chissà come mai. E stranamente sono “guru” che si incontrano sempre nelle stesse live. È un caso, ovviamente”.

La prima formazione di Ancelotti contro il Borussia Dortmund

Una sfida nella sfida. Carlo Ancelotti contro il Borussia Dortmund, nel giorno dell’ultimo atto della Champions League 2023/24. Soltanto uno dei tanti confronti che hanno visto protagonisti l’allenatore italiano e la squadra giallonera. Il primo precedente tra Ancelotti e i tedeschi risale al 22 ottobre 1997, quando l’ex Milan era alla guida di un Parma che vantava calciatori straordinari, poi diventati iconici in alcuni top club europei. Da Buffon a Cannavaro, passando per Thuram e Dino Baggio, fino ad arrivare al tandem offensivo Enrico Chiesa-Hernan Crespo.

Nomi che fanno accapponare la pelle, considerando le carriere e i numeri di ognuno di loro. Campioni da gestire, come nel caso del Real Madrid, seppur in contesti differenti. E sabato 1 giugno, Ancelotti avrà un’altra chance per dimostrare di essere più “bravo” o più “fortunato”.

Questo l’undici con cui si presentò Ancelotti nel primo confronto da allenatore con il Borussia Dortmund:

PARMA (4-4-2): Buffon; Ze Maria, Thuram, Cannavaro, Benarrivo; Crippa, Sensini, D. Baggio, Strada; Chiesa, Crespo.

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