C’è chi è più tranquillo con gli arbitri europei e chi paga dazio, quando si gioca in Champions e Europa League stando alle dichiarazioni post partita e alle sollevazioni sui direttori di gara sui social, cartina tornasole di quel che può accadere in campo in questa delicata fase del nuovo format.
Ecco perché il martedì nero del calcio italiano, segnato dalla doppia eliminazione del Milan e dell’Atalanta non può e non deve essere un frammento di realtà ma va visto nell’insieme delle cose quando già all’andata erano manifesti alcuni scivoloni che avevano provocato soprattutto la reazione scomposta del tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini.
Ma con arbitraggi diversi Milan e Atalanta avrebbero superato le avversarie, rispettivamente Feyenoord e Brugge, e preservato il ranking in caduta libera da quel che si rileva dai numeri? Perché le eliminazioni incidono e tanto sul ranking UEFA. Con Dea e Diavolo out – e la Juventus che deve ancora scrivere del tutto il suo destino, giocando stasera il ritorno degli spareggi-playoff contro il PSV – l’Italia dovrà rincorrere la Spagna: il 5° posto in Champions 2025-26 diventa così un obiettivo quasi irraggiungibile.