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Champions, Inter-City moviola: C'era rosso per Gundogan, gol City viziato

La prova dell'arbitro Marciniak nella finale di Istanbul analizzata ai raggi X da Graziano Cesari

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Che Marciniak, l’arbitro polacco che un po’ a sorpresa era stato designato da Rosetti per la finale di Champions, non fosse un fischietto dal cartellino facile lo raccontavano già le statistiche. In media a partita sono 4-5 i gialli da lui estratti. In questa Champions League – nelle sette sfide da lui arbitrate – erano solo 28 le ammonizioni da lui date, con due cartellini rossi per doppio giallo, ma come se l’è cavata ieri nel successo di misura del City sull’Inter?

Inter-City, i precedenti di Marciniak

Marciniak aveva già diretto i nerazzurri in più occasioni. La prima risale al 2014-2015, in occasione dell’ottavo di finale di Europa League con il Wolfsburg, poi l’incontro di CL col Barcellona nel 2018 (terminato 1-1), e infine l’incontro della fase a gruppi con lo Slavia Praga nel 2019, e la semifinale di EL con lo Shakhtar di due anni fa (terminata 5-0 per i nerazzurri). Quest’anno ha diretto l’incontro del Dragao contro il Porto, e il 3-3 sempre dell’Inter con il Barça alla fase a gruppi.

Inter-City, Marciniak aveva fatto infuriare il Napoli

In questa Champions il fischietto polacco aveva fatto arrabbiare il Napoli nel ritorno dei quarti col Milan, ignorando un rigore netto su Lozano. Nonostante ciò era stato designato anche per la semifinale Real-City, ecco perché stupisce la scelta dell’Uefa di riproporlo in finale per la sfida dei nerazzurri al club di Guardiola.

Inter-City, Marciniak ha ammonito quattro giocatori

Assistito da Paweł Sokolnicki e Tomasz Listkiewicz con István Kovács IV uomo e Tomasz Kwiatkowski al Var, l’arbitro Szymon Marciniak non si è smentito rispetto alla sua fama ed ha ammonito solo quattro giocatori, di cui tre della squadra di Inzaghi: Haaland (M); Barella, Lukaku, Onana (I)

Inter-City, i casi da moviola

Episodi clamorosi in area non ce ne sono stati ma a far discutere è stata la gestione dei cartellini e in particolare due gialli non dati a Gundogan, che poteva essere espulso. Al 23′ l’Inter chiede un fallo di Gundogan su Dimarco non ravvisato da Marciniak che dà il La all’azione del City, Aké lamenta poi un tocco con il braccio di Brozovic al limite dell’area. L’arbitro polacco fa giocare. Al 52′ Gundogan ferma con un netto fallo l’azione di Lautaro ma l’arbitro Marciniak non fischia e ne nasce una ripartenza pericolosa per il City. Veementi proteste dei nerazzurri.

Inter-City: Per Cesari merita solo 5,5 Marciniak

A fare chiarezza è Graziano Cesari. A Canale 5 l’ex arbitro genovese spiega: “Marciniak si è tenuto fischietto e cartellini in tasca. Non ho nulla da dire sull’ammonizione a Barella al 59’ per gioco pericoloso così come è corretto il giallo a Lukaku all’82’ per intervento da tergo. Ma nel primo tempo non ha ammonito nessuno e c’è un’ammonizione netta nei confronti di Gundogan per fallo su Dimarco è uno step on food classico per fermare l’avversario e nella ripresa lo stesso Gundogan fa fallo grossolano su Lautaro Martinez nettissimo in ripartenza. C’è qualche disfunzione che non è piaciuta”.

Dubbi anche sul gol del City: “Situazione particolare, pallone conteso tra Darmian e Gundogan e probabilmente il tedesco tocca il pallone con la mano. Marciniak evidentemente lo ha ritenuto involontario e dopo 17’’ arriva il gol che decide la partita. All’arbitro do 5,5».

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