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Champions, Juventus: comunque vada sarà rivoluzione, nasce squadra più italiana

In casa Juve sono già cominciate le grandi manovre per tornare ai vertici in Italia e a competere con le grandi d'Europa. Sarà giovane e italiana la nuova Juventus pronta a ripartire dai vari Fagioli, Miretti e Rovella

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ultimo atto della Champions League per la Juventus che non vedrà il nuovo anno in questa competizione. Anzi, rischia seriamente di uscire dall’Europa del calcio semmai il Maccabi dovesse fare risultato contro il Benfica e i bianconeri dovessero perdere contro il Psg questa sera allo Stadiuma.

Sospesi tra presente e futuro con un occhio agli errori del passato, in casa Juve sono già cominciate le grandi manovre per invertire il trend, a gennaio, ma soprattutto a partire dalla prossima stagione. Una Vecchia Signora un po’ più italiana e giovane, questi potrebbero e dovrebbero essere i nuovi orizzonti alla Continassa.

Juventus: la rivoluzione parte dal portiere, Vicario in pole

Da Combi a Buffon passando per Zoff, Tacconi e Peruzzi. La porta della Juventus ha sempre o quasi solo parlato italiano. E continuerà a farlo. Dopo la parentesi, peraltro ottima, di Szczesny i vertici bianconeri stanno seriamente pensando a un ritorno tricolore per la maglia numero 1. Sono due i profili che la Juve tiene d’occhio in questo momento, entrambi italiani, entrambi giovani.

Guglielmo Vicario dell’Empoli è tra i migliori portieri per rendimento, fa parate incredibili e quasi da solo tiene spesso in piedi l’Empoli. Classe 1996, l’originario di Udine si sta imponendo come uno dei migliori nel suo ruolo sia in Italia che a livello continentale. Ma ovviamente le prestazioni con la maglia dell’Empoli stanno attirando anche altri club, primo fra tutti la Roma anch’essa vogliosa di tornare ad avere un portiere italiano, ma anche qualche club dall’estero, vedi il Galatasaray.

L’alternativa “autarchica” della Juve è Marco Carnesecchi interessantissimo portiere della Cremonese e dell’under 21 che quest’estate era stato quasi preso dalla Lazio ma poi il mancato accordo con l’Atalanta e a inizio giugno il grave infortunio alla spalla con l’under 21, con successivo intervento chirurgico, ha lasciato il giovane portiere a Cremona, tornato dall’infortunio ha subito tolto il posto a Radu e si sta imponendo come domenica scorsa quando ha murato l’Udinese.

Juve giovane e italiana: Fagioli, Miretti, Rovella oltre a Iling-Junior

E poi ci sono loro. La “bella gioventù”. Alcuni li abbiamo visti a inizio stagione, Rovella su tutti, poi andato a fare esperienza a Monza. Stasera ne vedremo parecchi all’opera, causa lunghissima lista di infortunati, in uno scenario d’eccezione come la Champions League, per di più contro il Psg di Messi, Mbappè e Neymar.

Nicolò Fagioli (classe 2001), Fabio Miretti (2003), Matias Soulé (2003) sono pronti a prendersi la Juventus sulle spalle come successo nelle ultime due partite, a Lisbona in quel finale da rimonta incompiuta trascinati da Miretti e Iling-Junior, e poi nella vittoria a Lecce di sabato scorso con il gol alla Del Piero di Fabioli su assist ancora di Iling poi purtroppo uscito per infortunio dopo fallaccio di Di Francesco.

Da loro la Juventus vuole ripartire anche per la prossima stagione considerando anche la giovane età dei vari big, da Chiesa non ancora visto in questo 2022, e Vlahovic ma anche Gatti, mentre tutta da verificare la permanenza di Moise Kean, il primo millenials a segnare in serie A, giovanissimo, proprio con la maglia della Juve, ma poi smarritosi un po’.

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