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Ciclismo su strada, su pista, Bmx e Mountain Bike: caratteristiche e regole

Tutte le specialità del Ciclismo su Pista, le righe del velodromo, le caratteristiche delle gare di Bmx e di Mountain Bike

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Redazione

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Il Ciclismo alle Olimpiadi racchiude quattro sotto-discipline (su Strada, su Pista, Bmx e Mountain Bike) molto diverse tra loro, accomunate solo dalla bicicletta in tutte le sue varie declinazioni.

CICLISMO SU PISTA

Le specialità

  • Sprint
    Si svolge su un percorso molto breve (in genere 3 giri di pista); i corridori si affrontano a due o tre alla volta a eliminazione diretta
  • Sprint a squadre
    Si tratta di una gara a cronometro per squadre di tre corridori, che si svolge su 3 giri di pista: ogni corridore tira per un giro, poi si stacca
  • Keirin
    6 corridori partono incolonnati dietro una moto che procede a velocità blanda. In questa fase è vietato superare la moto e i corridori devono mantenere l’ordine stabilito dal sorteggio. In totale si percorrono cinque giri: a due giri dalla fine la moto si toglie dalla pista, e i corridori si affrontano in volata
  • Inseguimento a squadre,
    È una corsa a cronometro, che deve il suo nome al fatto che due corridori gareggiano contemporaneamente partendo da due punti opposti della pista, e quindi si “inseguono” l’un l’altro. La distanza di gara è di 4 km per professionisti e dilettanti e 3 km per le donne.
  • Madison (o Americana)
    corsa a punti in cui si sfidano squadre formate ciascuna da due ciclisti, che si alternano in gara dandosi il cambio. Si forma una classifica in cui vince la squadra che completa più giri: in caso di parità di giri, contano i punti ottenuti negli sprint intermedi.
  • Omnium
    gara su 6 prove, il cui vincitore è determinato da una classifica a punti. Le prove sono: flying lap, chilometro da fermo, corsa a punti, corsa ad eliminazione, scratch e inseguimento individuale

Tutte le gare sono sia maschili sia femminili.

Il velodromo

E’ la pista dedicata al ciclismo. Ha forma ovale: due rettilinei connessi da due curve a 180 gradi. Tutto il tracciato non è piatto ma in pendenza. La lunghezza dell’anello è variabile dai 150 ai 500 metri, di solito la lunghezza è di circa 333 m (un terzo di km) con inclinazione in curva di 32°. Di solito la pista è in parquet di legno per i velodromi indoor, mentre in quelli all’esterno è più diffuso il cemento misto a resine o anche all’asfalto.

Le strisce sulla pista del velodromo

  • Fascia di riposo: è la linea più interna alla pista, è azzurra di larghezza minima pari al 10% di quella della pista stessa. Non fa parte ufficialmente della pista e il ciclista che la tocca in certe specialità è squalificato.
  • Corda (o linea degli inseguitori). E’ nera e sta a 20 cm sopra la fascia di riposo: determina la lunghezza effettiva della pista.
  • Linea degli sprinter: è una linea rossa che sta 70 cm oltre la corda. E’ la corsia ottima, nella quale un ciclista al comando non può essere superato sulla sinistra ma solo sulla destra (cioè all’esterno).
  • Linea degli stayer: una linea blu che sta a 2,5 metri dal bordo interno. Indica le due corsie in cui devono andare gli stayer in una apposita competizione che prevede l’uso di motociclette dietro la cui scia gira il ciclista
  • La linea d’arrivo è una fascia nera o bianca verso il termine di uno dei rettilinei.
  • A metà di ciascun rettilineo vi è una linea rossa, che indica il punto di arrivo delle gare contro il tempo.
  • Duecento metri prima della linea di arrivo vi è una linea da dove si prendono i tempi nelle gare di velocità.

righe pista velodromo Fonte: 123Rf

CICLISMO SU STRADA

Il ciclismo su strada è una disciplina olimpica dal 1896 e prevede due competizioni, sia maschili che femminili: la gara in linea, che si tiene tipicamente su un circuito selezionato al pari di quella dei campionati del mondo; la prova individuale a cronometro. Verranno quindi assegnate due medaglie d’oro agli uomini e due alle donne.

Sebbene inizialmente il ciclismo olimpico fosse originariamente riservato ai dilettanti, da Atlanta 1996 anche i ciclisti professionisti hanno potuto partecipare. Una decisione che ne ha accresciuto la popolarità. Le gare olimpiche di ciclismo su strada si sono generalmente svolte su un circuito, ma per la prima volta ai Giochi di Tokyo 2020 sono stati utilizzati punti di partenza e di arrivo diversi.

Imprese italiane nel ciclismo alle Olimpiadi

L’Italia è la nazione che ha vinto più titoli olimpici a livello maschile a partire dal 1932 con Attilio Pavese. La serie di vittorie è poi continuata con Ercole Baldini (Melbourne ‘56), Mario Zanin (Tokyo ‘6), Pierfranco Vianelli (Città del Messico ‘68). Tra i grandi vincitori di ciclismo non si può dimenticare Fabio Casartelli, vincitore della medaglia d’oro nel ‘92, morto tre anni dopo durante una tappa del Tour de France. L’ultimo ad aver vinto l’oro è Paolo Bettini ad Atene 2004.

Per quanto riguarda il ciclismo femminile, l’Italia ha conquistato l’argento nel 1996 con Imelda Chiappa, il bronzo a Pechino 2008 con Tatiana Guderzo e sempre il bronzo con Elisa Longo Borghini a Rio 2016.

Velocisti e scalatori: caratteristiche

Velocisti e scalatori sono le due categorie estreme del mondo del ciclismo su strada. Il velocista è un ciclista che generalmente predilige gli sprint di gruppo ad altri tipi di arrivo, avendo le caratteristiche necessarie per cimentarsi al meglio in una volata. Sono richieste doti di esplosività muscolare, equilibrio nella guida del mezzo meccanico e coordinazione; generalmente un velocista puro pesa molto più di uno scalatore puro: un peso di circa 80 kg permette all’atleta di sprigionare al meglio la propria potenza in un breve lasso di tempo
stando sui pedali.

Lo scalatore invece è il corridore specializzato nelle corse e nelle tappe in salita, in particolare quando le pendenze si fanno molto ripide. Spesso per riferirsi ad uno scalatore si usa il francesismo grimpeur. Lo scalatore puro è generalmente un atleta di statura non elevata, leggero e dalla muscolatura reattiva, capace di alzarsi sui pedali e scattare in salita per distanziare i passisti, i quali di solito affrontano le tappe di montagna ad un’andatura più regolare, spesso seduti sul sellino.

I favoriti a salire sul podio sono solitamente i velocisti ma con i pendii ripidi, le lunghe salite e le alte quote del percorso di Tokyo 2020, potrebbe essere uno scalatore ad avere la meglio.

MOUNTAIN BIKE

Mountain Bike: la bicicletta da gara

Mountain bike è uno sport che vede come protagonista una bicicletta strutturata in maniera da potersi muovere anche al di fuori di strade asfaltate, sia in salita che in discesa. Generalmente si distingue da altri tipi di biciclette per una serie di caratteristiche quali: le sospensioni (quasi sempre ammortizzate); le gomme, molto più larghe e tassellate rispetto a una bicicletta da corsa; il telaio in carbonio che rende la bicicletta molto più leggera.

Il ciclismo in mountain bike può in generale essere diviso in diverse categorie: cross country, ciclo-escursionismo, enduro, downhill, freeride, slopestyle, dirt jumping e trial.

Il mountain bike cross country è stato adottato come sport olimpico ufficiale ai Giochi di Atlanta 1996.

Come avviene la gara di mountain bike

Il percorso cross country richiede forza e abilità. I ciclisti impiegano dai 90 ai 105 minuti per completare il percorso che consiste in 4-6 chilometri di single track sterrati, per lo più stretti, con salite e discese ripide e sezioni rocciose.

La gara prevede una partenza in massa. I ciclisti devono completare una serie di giri, vince chi arriva primo al traguardo. Se un concorrente realizza un tempo dell’80% più lento rispetto a quello del ciclista più veloce viene eliminato

BMX

Cos’è la BMX Racing?

Il BMX, che sta per “bicycle motocross”, è una disciplina ciclistica nata negli Stati Uniti nel 1968 e rapidamente diffusasi nel resto del mondo nel corso del decennio successivo. Le bici da BMX sono monomarcia, non pesano più di 10kg e hanno ruote dal diametro di 20 pollici.

Le gare di BMX sono emozionanti gare di sprint con un massimo di otto corridori che si lanciano da un cancello in cima alla collina di partenza alta 8 metri. Il percorso è lungo circa 400 metri ed è caratterizzato dalla presenza di salti, ostacoli e curve paraboliche.

Il BMX ha fatto il suo debutto olimpico ai Giochi di Pechino 2008 e da allora fa parte del programma olimpico.

Le classifiche delle gare sono determinate in base al tempo e ai punti ma, a differenza dei Giochi di Rio 2016, non ci saranno prove a cronometro individuali ai Giochi di Tokyo 2020. Ci saranno 24 concorrenti sia nelle gare maschili che femminili. Sei corridori gareggiano in ciascuna delle quattro manche su tre round, con i primi 16 che accedono alla semifinale, e poi i primi otto che gareggiano nella finale.

Ciclismo su strada, su pista, Bmx e Mountain Bike: caratteristiche e regole Fonte: Gettyimages

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