Tante polemiche, ma una sola vera partita falsata nella quindicesima giornata di serie A, giocata durante la settimana. Di carne al fuoco ce n’è parecchia, con Mourinho e Sarri inviperiti per le direzioni di gara di Pairetto a Bologna e di Piccinini con l’Udinese. A lamentarsi a buona ragione, però, è solo Spalletti per l’arbitraggio di Pezzuto contro il Sassuolo: l’allenatore del Napoli, espulso per proteste, salterà per squalifica le prossime due partite di campionato.
Sassuolo-Napoli, Pezzuto sbaglia (quasi) tutto
Dopo un primo tempo tranquillo, anche se segnato da diverse proteste del Napoli per delle punizioni invertite a centrocampo, la gara del Mapei Stadium s’infiamma nella ripresa. Proteste del Sassuolo sul gol del momentaneo 0-2 di Mertens: l’azione nasce da un pallone controllato da Rui sul filo della linea laterale, il controllo Var stabilisce che la sfera è ancora in campo. Grandi proteste del Napoli, poi, per la punizione da cui scaturisce il 2-2 di Ferrari: prima del fallo di Demme su Berardi c’è infatti un’evidente spinta di Defrel a Rrahmani che Pezzuto, a due passi, non scorge. Praticamente identica la svista dell’arbitro leccese pochi minuti dopo, quando Berardi toglie palla a Rrahmani (con fallo) e serve Defrel per il gol del 3-2: in questo caso dalla sala Var possono intervenire per correggere l’errore di Pezzuto, a differenza dell’episodio precedente, fuori protocollo.
Arbitri, le altre partite del quindicesimo turno
Gialli troppo severi quelli di Pairetto ad Abraham e a Zaniolo (non c’è rigore, ma neppure simulazione): la direzione dell’arbitro torinese, tuttavia, non falsa la gara del Dall’Ara tra i rossoblu e la Roma. Poche sbavature per Sacchi in Genoa-Milan e Ghersini in Inter-Spezia, mentre scatena polemiche l’arbitraggio di Piccinini in Lazio-Udinese. Proteste biancocelesti sul gol dello 0-2 dell’Udinese e soprattutto sulla punizione che porta al 4-4 allo scadere. Si lamenta anche l’Udinese per un presunto fallo su Walace nell’azione del 2-3 di Pedro. In realtà in questi casi l’arbitro vede bene, mentre sbaglia nel complesso nella gestione di una partita che progressivamente gli sfugge di mano.
La classifica senza errori arbitrali
Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Napoli 36 punti; Inter 34; Atalanta, Milan 33; Roma 28; Bologna 26; Fiorentina 24; Lazio, Juventus 22; Verona 20; Torino, Sassuolo 19; Empoli 18; Sampdoria, Udinese 15; Genoa 13; Venezia 11; Cagliari, Spezia 9; Salernitana 6.
E la classifica reale
Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Napoli 36 punti; Milan (+2) 35; Inter 34; Atalanta (-2) 31; Roma (-3) 25; Bologna (-2), Fiorentina, Juventus (+2) 24; Lazio 22; Verona, Empoli (+2) 20; Sassuolo 19; Torino (-1) 18; Udinese (+1) 16; Sampdoria, Venezia (+4) 15; Spezia (+2) 11; Genoa (-3) 10; Cagliari 9; Salernitana (+2) 8.
IL REGOLAMENTO
Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc.
Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport
2019-20: Inter
2020-21: Inter