A poco più di 24 ore dall’esordio in Champions League, che la metterà di fronte alla Real Sociedad nella prima gara del Girone D. A 72 ore dall’indigestione nel derby. Poco più di cento giorni dopo la finale persa a Istanbul contro il Manchester City. In conferenza stampa, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, non dimentica il percorso fatto la scorsa stagione, ma non si sbilancia sulla possibile formazione. Chi, invece, agita in un certo senso la piazza nerazzurra è Lautaro Martinez, che intervistato circa il suo futuro, pur dicendosi felicissimo e orgoglioso della fascia da capitano, non chiude le porte a un addio.
- Inzaghi, Pep e Istanbul
- Asllani in rampa di lancio
- Derby alle spalle
- Le insidie della Real Sociedad
- Formazione, Inzaghi non sbilancia su Frattesi e Pavard
- Lautaro e l'orgoglio Inter
- Lautaro non si sbilancia sul futuro
- Il piacere di giocare con Thuram
Inzaghi, Pep e Istanbul
Il primo pensiero di Inzaghi torna a Istanbul e alle parole di elogio rivolte all’Inter dal grande rivale di quella sera, Pep Guardiola:
Le parole di Guardiola fanno piacere. Giocare quella finale è stato un onore, ma sappiamo com’è andata. Un episodio avrebbe potuto cambiare tutto, ma ci siamo tenuti dentro l’abbraccio finale con i nostri tifosi… sembrava avessimo vinto noi. Quello dell’anno scorso è stato un grande percorso, ma quest’anno si ricomincia e lo facciamo domani contro una squadra forte e su un campo caldo. Avrei voluto evitare Real Sociedad e Newcastle dalla quarta fascia, ma ce la giocheremo come fatto l’anno scorso. Consapevoli che sarà difficile ripeterci, ma con la voglia di riprovarci.
Asllani in rampa di lancio
Il discorso passa, poi, sulla notizia di giornata, l’infortunio di Calhanoglu e il possibile sostituto:
Per noi quella di Hakan è un’assenza importante, così come lo è quella di Cuadrado. Ho tanto giocatori a disposizione, al posto di Calha può giocare Asllani, che è un giocatore importante, per il quale abbiamo ricevuto molte richieste, ma che abbiamo voluto tenere con noi perché ci crediamo tanto. Se è pronto per una gara del genere? Sì, assolutamente. Lui è un giocatore importante, che ha già giocato partite importanti. Certamente è pronto, domani deciderò con il mio staff.
Derby alle spalle
Tornando al derby dominato, Inzaghi rivela:
Abbiamo rivisto il derby, con le cose fatte bene e quelle che potevamo fare meglio, come in tutte le partite. Siamo consapevoli che sia stata una grandissima serata per noi, però, è il passato. Adesso, conta solo la gara di domani. Mi aspetto una partita intensa e un test difficile per noi. Più consapevoli grazie a quanto fatto l’anno scorso? Certo, quello ci ha aiutato. Abbiamo fatto due stagioni importanti in Champions, come l’Inter merita. L’anno scorso la Champions ci ha lasciato qualcosa di speciale. Non dimentico l’abbraccio dei tifosi in finale, così come non dimentico le serate a San Siro nel derby, col Porto e con il Benfica. È stata una bellissima cavalcata, senza scordarci che venivamo da un girone difficile. Ora arrivano le cose complicate, però, i ragazzi sanno che lavorando insieme possiamo fare cose ottime.
Le insidie della Real Sociedad
In merito alla Real Sociedad, Inzaghi non nasconde le proprie preoccupazioni:
Sono una squadra molto organizzata, guidata dallo stesso allenatore da tanti anni e con tantissimi giocatori confermati negli anni. Sono organizzati. Quest’anno giocano con un modulo differente, perché l’anno avevano David Silva dietro le due punte. Detto questo, li rispettiamo e sappiamo che hanno giocatori di grande qualità . Dovremo fare una gara importante, da vera Inter. Accontentarsi del pari? Non si può prevedere il risultato, ma sappiamo che sarà difficile e intensa. Sono così e hanno ottimi giocatori. Dovremo essere bravi noi ad aiutarci e a difenderci per attaccare di squadra.
Formazione, Inzaghi non sbilancia su Frattesi e Pavard
Infine, Inzaghi non si sbilancia sulla formazione e sul possibile impiego dal primo minuto di Frattesi e del nuovo arrivato, Pavard:
I miei giocatori non sanno ancora queste cose e non mi sembrerebbe corretto dirlo ora. Questa mattina si sono allenati tutti bene. Una formazione in mente la ho. Ci sarà di certo qualche cambiamento però, per correttezza, è giusto che i primi a saperlo siano i giocatori.
Lautaro e l’orgoglio Inter
Passando alla conferenza di Lautaro Martinez, il Toro sottolinea l’orgoglio per questo avvio importante dell’Inter:
Sono felice di quello che stiamo facendo. Questo è motivo di orgoglio. Non so se arriveremo ancora in finale, ma posso confermare che lavoreremo come l’anno scorso per riuscirci. Siamo una squadra nuova e siamo all’inizio del nostro percorso. Per me, avere la fascia al braccio non significa essere più degli altri. Sono certamente contento di indossarla, perché è un riconoscimento per quello che ho dato all’Inter.
Lautaro non si sbilancia sul futuro
Poi, però, la frase sul futuro che potrebbe non far dormire sonni tranquilli ai tifosi nerazzurri:
Io qui a lungo? Sono abituato a parlare senza guardare troppo in avanti, perché in questo mondo non si sa mai. Oggi sono felicissimo qui all’Inter e mi piace difendere questa maglia per i miei tifosi. Rinnovo? Mi interessa, ovvio, perché mi riguarda. Avremo tempo per pensarci. Sono contentissimo e tranquillissimo, a breve cominceremo a parlare con il club del contratto.
Il piacere di giocare con Thuram
Sulla Real Sociedad e il rapporto con il nuovo compagno di reparto, Thuram, Lautaro conclude:
Domani mi aspetto un avversario di grande livello. Sarà interessante. Dovremo essere molto aggressivi, dovremo essere bravi a trovare spazio e lavorare molto per provare a controllarli. Detto questo, noi stiamo bene a prescindere dall’avversario. Giochiamo un bel calcio ed è quello che volevamo. Thuram? Sono contento di giocare con lui. Ha la mia stessa età e sono certo che ci darà una grande mano. Ha forza e qualità .