Questa è la giornata di un’udienza decisiva per il futuro di KTM, il colosso motoristico dai piedi d’argilla travolto dai debiti. Oggi era in programma infatti al Tribunale Regionale di Ried im Innkreis, in Austria, il dibattimento generale per discutere l’insolvenza di KTM AG e delle società controllate. E proprio a poche ore di questa udienza c’è stata la notizia delle dimissioni dell’amministratore delegato Stefan Pierer.
- KTM, Pierer lascia e subentra Neumeister
- Le cifre della crisi KTM
- Ma ci sono notizie confortanti sul futuro di KTM: verso nuovi investitori
- Intanto KTM apre il 2025 nel motorsport con una serie di successi
- Il messaggio di Bastianini
KTM, Pierer lascia e subentra Neumeister
L’annuncio è stato dato dalla società che controlla KTM, ovvero Pierer Mobility AG, in due comunicati in cui si afferma che il CEO lascerà la presidenza del Consiglio di Amministrazione a Gottfried Neumeister (che è entrato nel CdA lo scorso primo settembre: attivo come CEO nel settore ristorazione catering per l’azienda Aktiengesellschaft, è stato anche al fianco di Niki Lauda nella sua avventura nel settore delle compagnie aeree), restando comunque al suo fianco come co-amministratore nel processo di riorganizzazione della società.
Le cifre della crisi KTM
Un altro comunicato dispiega le cifre del baratro KTM e del gruppo, il cui fatturato nel 2024 è calato del 29% rispetto all’anno prima. Sono state quindi approntate delle misure di ristrutturazione “di grande portata”, con 1.800 esuberi “in tutto il Gruppo” e la contestuale riduzione della produzione, con le scorte diminuite a livello globale del 18%. È previsto inoltre un EBITDA di -300 milioni di euro.
La ristrutturazione insomma è in corso, tra lacrime e sangue rese necessarie dalla crisi dell’azienda motoristica, schiacciata da una produzione che ha superato la domanda e migliaia di moto rimaste invendute.
Ma ci sono notizie confortanti sul futuro di KTM: verso nuovi investitori
Ma ci sono dei segnali positivi. Il comunicato prosegue: “Un aspetto positivo da sottolineare è la forte domanda dei clienti finali. I partner di vendita e i concessionari hanno venduto circa 268.000 moto ai clienti finali, il che corrisponde al livello dell’anno precedente”.
Inoltre Pierer prima di lasciare ha consegnato all’azienda una lista di 23 potenziali investitori (frutto del lavoro portato avanti congiuntamente con Neumeister), che teoricamente potrebbero sostenere il rilancio di KTM con cifre superiori a quelle che il Gruppo necessita nell’immediato. Secondo MowMag tra questi investitori spicca in particolare l’indiana Bajaj, che potrebbe contribuire con una iniezione di liquidità che toccherebbe i 300 milioni di euro, e CFMOTO, che a sua volta potrebbe investire sino ad un massimo di 700 milioni di euro. Tanto basterebbe per far respirare KTM, ma non solo: l’azienda potrebbe aprirsi ai pregiati mercati dell’estremo oriente.
Di contro, il Gruppo deve affrontare circa 5.000 creditori con le loro richieste (persino la città dove ha sede KTM, Mattighofen, per le tasse sui rifiuti non pagate), con una esposizione debitoria nei confronti delle banche che potrebbe arrivare a 1,3 miliardi di euro.
Intanto KTM apre il 2025 nel motorsport con una serie di successi
Ma in tutto ciò, qual è il futuro dell’impegno di KTM nel motorsport? L’anno si è aperto con la consueta partecipazione alla Dakar che, ironia della sorte, è stata un successo completo con la vittoria del pilota ufficiale Daniel Sanders (ventesimo trionfo della casa austriaca nella competizione) e l’exploit del rookie Edgar Canet, ai vertici della categoria Rally2.
Il messaggio di Bastianini
Ottimi risultati anche nel Mondiale Enduro, con tre vittorie di fila, e due sono arrivate nel Supercross. Riguardo invece la MotoGP e le categorie cadette, l’impegno è confermato per il 2025, mentre resta per ora più in bilico il prossimo anno nonostante le rassicurazioni in merito. In questa stagione, ricordiamo, si uniranno alla formazione KTM (nel team Tech3) Maverick Vinales ed Enea Bastianini.
Il programma MotoGP, insomma, al momento va avanti ma con inevitabili contraccolpi, come gli investimenti che saranno ridotti e lo sviluppo congelato del prototipo della RC16. Dai piloti nessuna dichiarazione ufficiale (ovviamente): al limite Bastianini in queste ore ha pubblicato una storia in cui si allena assieme a Gianluca Gazzoli, titolare del podcast Passa dal BSMT, e con una eloquente didascalia a corredo: “Non si molla“.