L’incertezza domina, incontrastata, nel presente e nel futuro prossimo. Che ne sarà del Milan, così come lo conosciamo, oggi? E Theo Hernandez dovrebbe davvero abbandonare la squadra per ricominciare al Real Madrid, come i rumors (e le cronache) riportavano appena poche settimana fa? D’altronde quella che sta vivendo è una crisi di proporzioni non definibili, a causa della carenza di identità , e soluzioni, una società che ormai osserviamo e vediamo come irriconoscibile.
E pure quel fondamento unico, i senatori su cui rifondare la squadra, come Rafa Leao o Theo o Maignan non sono più tali e, anche separatamente, potrebbero essere ceduti per tessere una nuova base dopo un mercato di gennaio ostinato ma confuso complice il cambio di allenatore, che non ha giovato.
- Theo Hernandez indiziato numero 1
- La nascita della secondogenita e la crisi
- L'addio al Milan prima della scadenza
- Il mercato flop di gennaio: il destino di Walker e Joao Felix
Theo Hernandez indiziato numero 1
Dunque, Theo non sarebbe più così convinto di rimanere a Milano ed è comprensibile se quel che si intravede per la prossima stagione è questa situazione di risultati in bilico a partire dalla qualificazione alle competizioni europee che garantirebbero quell’introito sicuro e concreto anche in chiave mercato. Come e più la Juventus, che ha sostituito Thiago Motta con Igor Tudor in panchina.
La nascita della secondogenita e la crisi
Theo festeggia la nascita della sua secondogenita, venuta alla luce il 7 aprile a tre anni di distanza dal primogenito Theo jr., con la sua compagna Zoe Cristofoli la quale ha superato nel corso di questa seconda gravidanza indubbi episodi di tensione come ha riferito lei stessa sui social a causa di un batterio e delle tensioni generate dalle vicende che hanno interessato il milanista.
Da Fabrizio Corona alla controversia sull’infortunio a intermittenza che gli ha consentito di giocare con la Francia, l’elenco non è breve. Milano non è la verità .
L’addio al Milan prima della scadenza
Per Theo, però, si deve operare con cautela: contratto in scadenza nel 2026, offerta attorno ai 30 milioni e un ingaggio più alto dell’attuale (4,5 milioni di euro). Nulla di poco conto, come invece per Tomori che potrebbe essere ceduto con meno vincoli, senza essere il solo.
Il terzino francese a Milano non ha più l’ambiente giusto per crescere, forse le questioni sono troppe per rimanere indifferente. E i diversi gradi di responsabilità , dentro e fuori lo spogliatoio.

Theo Hernandez
Il mercato flop di gennaio: il destino di Walker e Joao Felix
Il Milan, poi, attraversa uno stato di crisi divenuto cronico complice il mercato di gennaio. Walker, Gimenez, Joao Felix e Sottil, arrivati durante la sontuosa finestra di riparazione di gennaio non hanno migliorato la situazione e il Diavolo continua a scivolare sempre più in basso, lontanissimo dalla zona Champions e distante addirittura dalla Conference. Tutto dire.
L’iniziale amore per Conceicao padre si è trasformato in delusione, o meglio disillusione e i problemi si sono sovrapposti senza più capacità di distinguere le diverse origini: c’è anche un altro nodo, chi è Santiago Gimenez in questo Milan? A prescindere dall’Udinese, l’attaccante messicano rimane ancora misterioso almeno in questa squadra e con questo modulo dopo aver infilato numeri su numeri con il Feyenoord.
Joao Felix tornerà alla base in cerca di una nuova casacca, a quanto pare. Walker ha posto dubbi sul proprio futuro, ha pensieri che lo riportano in Premier ed è indubbio. Anche Sottil è probabile che faccia rientro a Firenze da dove, tra l’altro, potrebbe arrivare Adli. Il nuovo Milan, firmato Igli Tare magari, sarà più definito e di certo non potrà ripartire da questi giocatori ma il nuovo ds dovrà trovare la quadra bilancio-contratti e riuscire a mettere assieme conti e gioco. Con un nuovo allenatore e anche uomini motivati.
