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Croazia-Italia, Raspadori arma della disperazione azzurra: l'ultima chance dopo l'anno-no

La mossa a sorpresa di Spalletti nella gara decisiva per Euro2024: l'attaccante del Napoli ha avuto poco spazio in questa stagione e cerca il riscatto

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il gol dei veri attaccanti, il grande assente finora a Euro2024. Scamacca non è il solo ad aver fatto flop, basti vedere i numeri di Vlahovic, Lukaku o Sesko – arrivati con grandi aspettative e finora rimasti all’asciutto – ma che il problema dell’Italia fosse lì davanti era cosa nota da tempo. Da anni mancano centravanti all’altezza del glorioso passato dei Vieri, degli Inzaghi. Immobile ha provato a supplire negli ultimi tempi, con risultati alterni, ed ecco che oggi nella gara decisiva contro la Croazia Spalletti ha scelto la coppia Retegui-Raspadori.

Retegui scelto e voluto da Mancini

Era stato il precedente ct Mancini a pescare (e far naturalizzare) Retegui convocato in azzurro (e a segno al suo debutto) ma con Spalletti il bomber del Genoa ha avuto poco spazio. Oggi la prova del 9 con l’italo-argentino che farà coppia con Raspadori, la vera grande sorpresa della formazione di stasera.

L’anno no di Raspadori col Napoli

Brillante protagonista nell’anno dello scudetto (con Spalletti tecnico), nonostante la concorrenza di Osimhen in prima battuta e di Simeone poi, Raspadori è reduce da un anno nero nel Napoli – come del resto la maggior parte dei suoi compagni – e quella di stasera potrebbe essere la grande chance per cancellare le amarezze e proporsi come possibile titolare a Conte, neo-tecnico partenopeo. 1571 giocati con sole 14 presenze da titolare, 5 gol e 3 assist il magro bilancio dell’ex Sassuolo.

La carriera di Raspadori

Intelligente, tecnico, dotato di resistenza fisica, Raspadori si è distinto nel Sassuolo dopo una gavetta nell’Emilia. Nato a Bentivoglio nel 2000, Giacomo ha iniziato a giocare per davvero a Castel Maggiore, cittadina in cui cresce e in cui è nato Alex Zanardi, mito tutto emiliano e tutto italiano che sta ancora combattendo dopo il terribile incidente in handbike del 19 giugno 2021. E’ un appassionato vero e come suo fratello Enrico emerge già giovanissimo, riservandosi un cammino più brillante: il maggiore dei Raspadori ha fatto la trafila nelle giovanili del Sassuolo, poi ha giocato in D e in Eccellenza. Dal Sassuolo al Napoli per 35 milioni di euro Raspadori era atteso all’exploit definitivo ma ha pagato la concorrenza fortissima in attacco e qualche equivoco tattico.

I precedenti di Raspadori con l’Italia

Ai tempi di Mancini ct Raspadori sembrava aver risolto il problema attaccanti per l’Italia per un certo periodo. Il suo eurogol all’Inghilterra ne fece l’uomo nuovo della Nazionale. Oltre che per le doti tecniche Raspadori stregò tutti anche per la sua umiltà. Venne paragonato ad Aguero, Insigne e Mertens anche se il suo vero ruolo rimane un mistero. Prima punta può giocare ma non è la sua posizione preferita, può fare l’attaccante esterno nel tridente ma anche lì non riesce a dare il massimo. Come sottopunta è perfetto ma anche da seconda punta può far male. Lo vedremo stasera, nella sua prova più importante.

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