Non è arrivato a pubblicare una story irridente sui social come ha fatto Matteo Politano, un calciatore del suo Napoli, subito dopo la fine del match contro la Svizzera, salvo poi cancellare tutto. E ha resistito alla tentazione di mettere online un Tweet dei suoi, graffiante e pervicace come pochi. Ma Aurelio De Laurentiis ce lo immaginiamo giulivo, fischiettante, con gli occhi lucidi e radiosi. Alla fine, potrebbe aver avuto ragione lui. Perché il presidente del Napoli a quei due gliel’aveva giurata, dopo il “pasticcio” dell’anno scorso. E oggi sulla catastrofica esperienza dell’Italia a Euro2024 ci sono proprio le facce di quei due: Gabriele Gravina e Luciano Spalletti.
- Spalletti e il Napoli, il clamoroso divorzio post Scudetto
- La clausola di Spalletti e le minacce di De Laurentiis
- De Laurentiis, Spalletti e Gravina: quante punzecchiature
- Il rilancio di ADL con Conte e il flop dell'Italia a Euro2024
- Spalletti e Gravina sfiduciati: è la rivincita di De Laurentiis
Spalletti e il Napoli, il clamoroso divorzio post Scudetto
La storia è nota ma è utile rivangarla. Pochi giorni dopo lo Scudetto 2023, in una Napoli vestita a festa, nel corso di una cena Luciano Spalletti comunicava ad Aurelio De Laurentiis l’intenzione di lasciare la guida tecnica del Napoli, rifiutando l’opzione di rinnovo esercitata dal club partenopeo e comunicata via PEC. Apriti cielo. Da quel momento sono iniziati tutti i guai del Napoli, con De Laurentiis che ha avocato a sé tutta una serie di funzioni – presidente, direttore sportivo, manager, mental coach, addetto stampa e chi più ne ha più ne metta – andando incontro a una serie di errori infinita.
La clausola di Spalletti e le minacce di De Laurentiis
Prima, però, le minacce di carte bollate. Voleva tre milioni, il presidente del Napoli. Da Luciano Spalletti, come previsto da una clausola del contratto. Il sospetto, che non lo ha mai abbandonato, è che il tecnico del terzo Scudetto fosse già d’accordo con Gabriele Gravina. Che la sua fosse una mossa studiata, finalizzata ad approdare sulla panchina della Nazionale. Un sospetto consolidatosi al momento del rocambolesco addio di Roberto Mancini alla FIGC e del repentino ingaggio dell’allenatore di Certaldo. Poi alle minacce non hanno fatto seguito i fatti. O almeno, la palla è passata agli avvocati che non hanno (ancora?) dato impulso alla ventilata azione legale. Ma i veleni sono rimasti, anche se annacquati.
De Laurentiis, Spalletti e Gravina: quante punzecchiature
De Laurentiis non ha mai perso l’occasione di punzecchiare tanto Spalletti quanto Gravina. Che, dal canto loro, hanno sempre risposto per le rime. Smentendo qualsiasi allusione, rimpallando errori e responsabilità. Mentre il Napoli deragliava verso una stagione fallimentare, chiusa al decimo posto, lontanissimo dal vertice e dai piazzamenti europei, Spalletti conduceva l’Italia agli Europei e Gravina si beava dei successi delle Nazionali giovanili. Il flop, insomma, sembrava tutto di De Laurentiis. Ma in un poche settimane le cose sono cambiate. Adesso sembrano essere messi peggio gli altri due.
Il rilancio di ADL con Conte e il flop dell’Italia a Euro2024
Il numero uno del club partenopeo sembra aver fatto tesoro degli errori commessi. Ha intravisto una soluzione ai guai e ci si è buttato a capofitto, senza badare a spese. Con l’arrivo di Antonio Conte ha dato impulso ai progetti di rilancio del Napoli, anche a costo di farsi da parte e di lasciare la scena al tecnico salentino. Un allenatore e un manager insieme. Spalletti e Gravina, invece, sono sprofondati nel baratro. La clamorosa figuraccia a Euro 2024 li ha legati ancora di più. Gravina, che ha fortissimamente voluto Spalletti lo scorso agosto, non poteva esonerarlo senza condividerne il destino. Sarebbe stato troppo.
Spalletti e Gravina sfiduciati: è la rivincita di De Laurentiis
Oggi De Laurentiis una via d’uscita ce l’ha: Conte e il suo staff. E proprio durante la presentazione del tecnico, nelle poche parole che si è concesso, il presidente del Napoli ha lanciato una stilettata alla Nazionale, alludendo al “fortunoso pareggio” con la Croazia. Non ha ancora commentato lo sprofondo con la Svizzera, ma potrebbe farlo nei prossimi giorni. Chissà cosa potrebbe dire di Spalletti e Gravina, oggi in grande difficoltà. Due che tantissimi italiani hanno vivacemente invitato a cambiare aria, dopo il ko di Berlino. Vuoi vedere, insomma, che aveva ragione De Laurentiis?