E’ un inno al “rinascimento napoletano” il sermone che Aurelio De Laurentiis fa in occasione della presentazione delle nuove maglie del Napoli con lo scudetto sul petto (azzurra, bianca e grigia nelle tre versioni, con il tricolore che sorge dal Vesuvio) a bordo della Msc Crociere (nuovo main sponsor che affiancherà la partnership con e-bay che apparirà sulla manica), che simboleggia anche il viaggio verso il largo della squadra azzurra. Nell’occasione inevitabilmente il patron azzurro ha fatto il punto sul mercato a pochi giorni dal via al ritiro a Dimaro.
De Laurentiis spiega la scelta di Garcia
“Spero che queste maglie siano il simbolo di un rinascimento che abbiamo iniziato conquistando il terzo scudetto. Vogliamo lanciare il nostro nuovo manifesto ‘A new era from Napoli to the world’. Noi viviamo la nostra maglia e la nostra squadra in maniera viscerale come fanno da sempre i nostri tifosi. Dopo 33 anni di attesa in tutte le parti del mondo lo Scudetto è tornato a Napoli facendo reagire la città in una maniera tale che è arrivata a occupare i media di tutto il mondo. Ho preso un grande allenatore con un concetto di internazionalizzazione e sono convinto che possa proseguire il grande lavoro svolto da Spalletti”.
Napoli, da De Laurentiis stoccata a Giuntoli
Non è mancata una frecciata tra le righe all’ex ds Giuntoli, che arrivato alla Juventus ha subito confessato di essere sempre stato bianconero. E’ successo quando la dirigente Ebay Alice Acciarri, ha confessato il tifo per il Napoli avendo un marito napoletano. Immediata la replica di De Laurentiis: “Finalmente un non-juventino nel nostro clan”. Poi in maniera più esplicita ha aggiunto: “Non mi aspettavo quelle sue parole, mi hanno colto di sorpresa: se l’avessi saputo prima me ne sarei liberato prima”.
Anche il presidente della Regione De Luca ha mandato una bordata alla Juve, ricordando quanto accadde in epoca Covid: “Le feste sono andate avanti per mesi, anche come una vendetta positiva verso un’altra squadra che ha compiuto un gesto che era la negazione della sportività: in pieno Covid decidemmo di bloccare il viaggio del Napoli per motivi sanitari, e quella squadra pensava di approfittarne per prendersi i tre punti”.
Inevitabile parlare di Osimhen: la domanda è se vestirà questa nuova maglia: “assolutamente sì! Ve l’ho già detto, se poi arriva un’offerta più che indecente allora ce ne faremo una ragione e dopo aver scovato Kvara, Osimhen ed altri, saremo in grado di trovarne altri ancora. Oggi incontrerò Garcia, per me lui è al centro del villaggio e lo supporterò con la mia conoscenza e la mia disponibilità economica e finanziaria nel rispetto del budget. Rudi Garcia per me è lo specchio di una scelta felice e ogni volta che ci parlo mi ripeto: Aurelio, hai scelto l’uomo giusto”.
“Abbiamo una lista di interventi, abbiamo giocatori arrivati a fine ciclo con un anno alla scadenza e devo decidere. Sono giovanotti preda di agenti famelici, posso anche pagarli a vuoto ma dopo un anno senza giocare varranno meno, guardandovi allo specchio vi direte: sono stato un povero stupido”.
Resta l’idea di portare un giapponese a Napoli: “E’ in cima ai pensieri, dobbiamo vedere in che ruolo ci serve qualcuno, l’errore che non dobbiamo fare è di cercare una qualità identitaria con chi non c’è più o non ci sarà più. Nessuno è replicabile. Lo scudetto bis? Su una nave non posso fare promesse da marinaio, aspettiamo la fine del mercato, i due ritiri, come si rafforzano le altre e il calendario di Champions. Troppe variabili, sarebbe ignobile promettere lo scudetto, sarebbe stupido non provarci così come provare ad essere competitivi ancora in Europa c’è però un ma”.