Nemmeno i festeggiamenti per il terzo Scudetto conquistato con cinque giornate di anticipo dal suo Napoli permettono ad Aurelio De Laurentiis di dimenticare la delusione derivata dall’eliminazione in Champions League. Intervistato dalla CBS, dopo il pareggio della Dacia Arena che ha incoronato l’undici di Spalletti, il numero uno azzurro ha, infatti, affondato il colpo contro l’UEFA. Messaggio sibillino anche per i grandi ex.
- Napoli, De Laurentiis attacca l'UEFA
- L'epopea di De Laurentiis al Napoli
- L'epopea di De Laurentiis al Napoli
- De Laurentiis conferma Spalletti e blinda Osimhen
Napoli, De Laurentiis attacca l’UEFA
Intervenuto ai microfoni dell’emettente americana CBS, presente a Napoli per documentare la festa Scudetto, il presidente dei freschi campioni d’Italia, Aurelio De Laurentiis, è tornato sull’eliminazione dalla Champions League per mano del Milan, puntando il dito contro arbitri e UEFA. Parlando di obiettivi, il patron azzurro ha, infatti, spiegato:
Oggi speriamo di aver avviato una nuova era, per confermarci campioni il prossimo anno e quello dopo ancora. Adesso, però, dobbiamo vincere la Champions League. Ci proveremo… se gli arbitri non ci fermeranno ancora. […] Penso che quest’anno eravamo i più forti. Siamo usciti dalla Champions solo perché in entrambe le gare dei quarti contro il Milan l’arbitraggio non si è rivelato all’altezza. Ma il calcio è così. Questa è la UEFA… ci riproveremo l’anno prossimo e quando dopo ancora.
Infine, l’ultima stoccata:
Quando il Napoli vincerà la Champions? Se l’UEFA non ci fermerà, come ha fatto quest’anno con il pessimo arbitraggio nelle gare dei quarti contro il Milan, penso che potremmo farlo già l’anno prossimo.
L’epopea di De Laurentiis al Napoli
In merito alla conquista del campionato, De Laurentiis, ripercorre le tappe che lo hanno anticipato:
Abbiamo atteso questo momento per trentatré anni. Ero a Los Angeles a girare un film con Gwyneth Paltrow, Jude Law e Angelina Jolie e decisi di andare a Capri in vacanza per quindici giorni. Scoprii che il Napoli era andato in bancarotta e ci sarebbe stata un’asta. Offrii 37 milioni di euro, in pratica, solo per il nome. Chiesi dove fossero i calciatori e mi risposero che non c’erano, idem per le strutture. Quindi chiesi: “scusate, ma per che cosa ho pagato questi 37 milioni? Solo per il nome? Ah, grazie“. Alla fine, però, è stata una grande esperienza, meglio di qualsiasi film. Sono i migliori 37 milioni che io abbia mai speso? Sì.
L’epopea di De Laurentiis al Napoli
Infine, ricordando le sua parole in avvio di stagione, De Laurentiis punzecchia anche i grandi ex azzurri che hanno salutato la squadra lo scorso anno:
Un anno fa, a fine maggio 2022, qualche giornalista mi chiese in merito agli obiettivi dopo la cessione dei cosiddetti pezzi pregiati. Gli risposi che avremmo vinto lo Scudetto, e così è stato, anche se all0ra molto si misero a ridere. L’anno scorso avevamo in rosa alcuni giocatori viziati, che non avevano più entusiasmo. Per questo motivo, avevamo bisogno di volti nuovi. Serviva una squadra che fosse un gruppo, con tutti allo stesso livello. Quello che serve è una squadra vera non i campioni.
De Laurentiis conferma Spalletti e blinda Osimhen
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato anche intervistato nel programma “5 minuti” a cura di Bruno Vespa su Rai Uno nel corso del quale ha parlato del Napoli del futuro, del rapporto con Luciano Spalletti e della voglia di tenersi stretto Victor Osimhen.
Spalletti? Io ho esercitato un’opzione che avevo e ora la parola è al rispetto di quello che contrattualmente era già prestabilito. Lui era un mito che inseguivo da 10 anni e ora vorrei che si fosse aperto un ciclo con lui alla guida perché è un grande condottiero. Vendere il Napoli? Mi hanno offerto un miliardo ma ho rifiutato. E non vendo neanche Osimhen.