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Reggina sull'orlo del baratro, messa in mora dai giocatori: ecco da dove può ripartire

La Reggina rischia di ritrovarsi nel baratro dopo l'esclusione dalla prossima serie B: il club calabrese potrebbe essere costretto a partire dalla serie D o dall'Eccellenza

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Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

La Reggina e i suoi tifosi vivono un incubo a occhi aperti. In attesa del verdetto del Consiglio di Stato in merito al ricorso avverso l‘esclusione dal prossimo campionato di Serie B, atteso il prossimo 29 agosto, i calciatori del club amaranto hanno proceduto alla messa in mora della società calabrese.

I giocatori della Reggina otterranno lo svincolo d’ufficio se entro venti giorni, a partire dallo scorso 7 agosto, non avverrà il pagamento della mensilità di giugno 2023.

Reggina, come funziona e cosa determina la messa in mora dei giocatori

I calciatori della Reggina hanno compiuto una mossa legale per tutelare i propri interessi economici ma anche per accelerare i tempi per essere liberi di accordarsi con altre squadre. La stagione 2023/2024 è ormai alle porte e i giocatori hanno deciso di non restare inermi in uno scenario che non sembrerebbe promettere nulla di buono. Non agendo d’imperio si sarebbero “condannandoti” ad attendere i tempi tecnici per liberarsi a campionati ormai iniziati qualora il ricorso della Reggina al Consiglio di Stato non dovesse essere accolto.

Nel dettaglio, a regolamentare la materia dello svincolo d’ufficio collegato alla messa in mora sono i commi contenuti all’interno dell’articolo 13 dell’Accordo Collettivo AIC con le Leghe:

“13.1. Costituisce motivo di risoluzione del Contratto la morosità della Società nel pagamento del rateo mensile della parte fissa della retribuzione, qualora tale inadempimento si protragga oltre il ventesimo giorno successivo al termine previsto sub 5.2., ed a condizione che, decorso anche tale ultimo termine per il pagamento, il Calciatore abbia provveduto a mettere in mora la Società mediante lettera raccomandata A.R., inviata in copia con le stesse modalità alla Lega”.

“Costituisce altresì motivo di risoluzione del Contratto la morosità della Società nel pagamento della Parte Variabile della retribuzione, qualora tale inadempimento si protragga oltre il ventesimo giorno successivo al termine convenuto dalle parti (supra sub 5.2.), ed a condizione che, decorso anche tale ultimo termine per il pagamento, il Calciatore abbia provveduto a mettere in mora la Società mediante lettera raccomandata A.R., inviata in copia con le stesse modalità alla Lega”.

“13.3. La risoluzione del Contratto non può essere pronunciata qualora la Società provveda, entro 20 (venti) giorni dal ricevimento della raccomandata di messa in mora, al pagamento di quanto dovuto, da effettuarsi mediante bonifico bancario sul conto del Calciatore”.

Da dove ripartirebbe la Reggina: i possibili gironi in Serie D

E il futuro della Reggina? Nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse porre fine alle velleità della dirigenza, la ripartenza dovrebbe avvenire dalla Serie D. Tre i possibili scenari che potrebbero verificarsi tenendo conto del numero delle squadre da inserire nei gironi e della loro collocazione geografica.

Certa la presenza nel girone I delle 10 siciliane (Acireale, Akragas, Canicatti, Igea Virtus, Licata, Ragusa, Sancataldese, Sant’Agata, Siracusa e Trapani) e dalle 6 calabresi (Castrovillari, Gioiese, Lamezia Terme, Locri, San Luca e Vibonese). Per completare il raggruppamento la Reggina potrebbe essere aggiunta insieme a tre squadre campane (Cilento, Gelbison e Santa Maria) facendo lievitare a 20 il numero delle partecipanti, con una delle tre squadre campane poc’anzi citate dando vita a un girone a 18 o venendo spostata in un altro girone destinando le lucane Matera e Rotonda a completare il girone I.

Reggina, Serie D o Eccellenza?

L’iscrizione, dunque, avverrebbe in sovrannumero. La più mesta delle eventualità sarebbe rappresentata da una ripartenza dall’Eccellenza. In entrambi i casi la nuova società accreditata dal sindaco dovrebbe procedere a un pagamento a fondo perduto a discrezione degli organi federali, di norma di circa 30omila euro. Negli ultimi anni, però, ci sono state modifiche “ad hoc’ in base al bacino di utenza delle piazze come nei casi di Palermo, Foggia, Salernitana e Catania.

Reggina sull'orlo del baratro, messa in mora dai giocatori: ecco da dove può ripartire Fonte: Ansa

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