Nei nostro occhi, come e più del silenzio di quegli attimi interminabili, alberga la sequenza di gesti che ha riportato tra noi Christian Eriksen: esanime, era a terra, il suo battito non c’era più e i suoi compagni – Simon Kjaer su tutti – avevo circondato Chris in un abbraccio che lo schermava dall’ingordigia delle telecamere mentre i medici tentavano di rianimare Eriksen. Solo trascorsi troppi pochi giorni, perché quell’immagine così potente, assurda e inspiegabile di un eroe perfetto e intoccabile a terra tocca essere rimossa dalla memoria dei tifosi, dei presenti e di sua moglie Sabrina, divenuta per chiunque una figura imprescindibile.
Eriksen al parco con suo figlio dopo il dramma
Riecco poi Eriksen, finalmente al parco con suo figlio, in una scena di serenità familiare dopo l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo che ha regolato il suo battito e lo ha riportato a sorridere, come nel selfie postato su Instagram e che Christian ha desiderato condividere con le persone che lo hanno sostenuto, incoraggiato.
Al parco, con suo figlio, ha ripreso a uscire di casa e a giocare al parco con il suo bambino: è un percorso graduale, che segue il riposo totale post operazione. Un intervento che lo ha riportato alla vita e che potrebbe cambiare il suo futuro: un domani a cui pensano molto gli altri. L’Inter, come ribadito anche dall’ad Beppe Marotta nelle scorse ore, attende il suo arrivo a Milano a metà luglio:
“Non l’abbiamo sentito direttamente noi, per questione di privacy. Il medico sì, conta ritrovare l’uomo Eriksen prima del calciatore. Il primo intervento fatto dai medici nello stadio è stato miracoloso ed efficiente e siamo qui a parlare di questa cosa meravigliosa. Non è il caso di parlare del post, deve ritrovare serenità e salute”.
Una posizione che Simone Inzaghi, nuovo allenatore, ha ritenuto di condividere e che lo pone rispetto a Christian in un ruolo interlocutorio, considerato che cosa prevede il piano per la squadra una volta concluso Euro 2020.
Eriksen, come sta oggi: la prima uscita dopo il ricovero
Intanto, però, Eriksen ha ripreso a calciare un pallone, seppure per giocare con suo figlio come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Un calcio in un parco assieme al figlio, come in ogni angolo del pianeta. La scena diventa speciale, però, se avviene nel campetto di Platanvej, a Odense, cuore della Danimarca. E se il papà si chiama Christian Eriksen, il campione che visse due volte. L’interista è uscito finalmente di casa nel weekend con il suo piccolo di 3 anni e si è concesso un po’ di svago a due passi da casa. Pare sia la prima volta da quando c’è un defibrillatore a vigilare sulla sua vita”, si legge.
Il rientro in Italia di Eriksen per discutere con l’Inter
Non una foto, non una immagine di Eriksen con il suo bimbo per rispetto estremo della malattia e della sua privacy, oggi. Oggi che il peggio sembra passato, ma che con la medesima cautela si dovrà costruire un nuovo presente consapevoli che quanto accaduto potrebbe modificare la sua carriera e portare Christian ad assumere decisioni estremamente distanti dalla vigilia di questo Europeo.
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