La notizia viene ribattuta dall’agenzia ANSA nel pieno della mattinata dell’8 luglio, quando ormai il nome dell’avversaria dell’Italia nella finale di Wembley è piĂ¹ che metabolizzato. In tribuna, per questa finale di Euro 2020, primo importante torneo nell’era della pandemia globale, ci sarĂ anche Sergio Mattarella, presidente della Repubblica.
Italia-Inghilterra: la decisione di Mattarella
Secondo quanto riferiscono fonti del Quirinale citate da ANSA, Mattarella assisterĂ alla finale in Inghilterra per sostenere gli azzurri del ct Roberto Mancini, l’uomo in grado di tenere e consolidare il gruppo come e piĂ¹ di un mental coach (figura sempre piĂ¹ frequente tra gli sportivi) e di condurlo fino alla partita decisiva.
Euro 2020: Mattarella a Wembley e l’incognita Draghi
In verità , l’indiscrezione era stata anticipata da Repubblica, ma con estrema cautela poichè le condizioni sanitarie che hanno messo a dura prova questa edizione e preoccupato non poco esperti e politici hanno condizionato il tutto: la variante Delta, che affligge non poco, ha il suo epicentro nel Regno Unito e la cautela è una condizione propedeutica a qualunque decisione e non solo a livello presidenziale. Si era valutata anche la presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che proprio a inizio torneo aveva manifestato le sue perplessità alla Uefa e palesato la necessità di tenere altissimo il livello di attenzione offrendo anche l’alternativa dell’Olimpico di Roma.
Emozione Mattarella: il presidente della Repubblica presente alla finale
Sergio Mattarella, dunque, sarĂ a Wembley per assistere alla finale come alcuni nomi noti e suoi predecessori come Giorgio Napolitano in occasione dei Mondiali del 2006, Carlo Azeglio Ciampi (che tanto lottĂ² per l’inno e che segnĂ² l’epoca della sua presidenza anche sul versante educativo e sociale) e che consolĂ² gli azzurri e anche Sandro Pertini, il presidente partigiano che ci donĂ² l’immagine tra le piĂ¹ iconografiche di quei Mondiali di Spagna ’82 con lo scopone giocato in aereo e che oggi è un ricordo meraviglioso che convive e rivive con quello di Paolo Pablito Rossi che guidĂ² quei ragazzi orgogliosi, coraggiosi e leggeri. Uniti da una fratellanza irripetibile, come dopo un gol.
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