L’idea non aveva convinto tutti, quanto meno all’inizio. Ma poi l’opzione congiunta Italia-Turchia ha ricevuto la fiducia della commissione che ha così deciso di affidargli l’organizzazione dell’edizione del Campionato europeo del 2032. Quello precedente, del 2028, se lo sono invece aggiudicati Regno Unito e Irlanda. Si tratta di un successo prestigioso per il Belpaese e per Gianluca Gravina che aveva creduto fin dal principio nella bontà del progetto.
- Una sentenza già annunciata
- Abodi: "Grande opportunità. Miglioriamo le infrastrutture"
- Il commento di Gravina e Buffon
- Europei in Italia: i precedenti nel 1968 e nel 1980
Una sentenza già annunciata
Evelina Christillin, dirigente torinese nonché membro dell’UEFA, aveva già anticipato ieri il verdetto. Oggi è arrivata pure la conferma da parte del principale organo europeo di calcio. L’Esecutivo della confederazione europea, riunitosi a Nyon, ha infatti votato sì alla candidatura congiunta di Italia e Turchia per un’assegnazione che effettivamente non appare come una sorpresa. Già da qualche mese erano nell’aria le concrete chance per Roma e Istanbul di garantirsi un palcoscenico dalla visibilità assoluta. Ci saranno nove anni di tempo per farsi trovare preparati.
Abodi: “Grande opportunità. Miglioriamo le infrastrutture”
Arriva anche il commento del Ministro dello Sport e per i giovani Andrea Abodi: “Euro 2032 assegnato anche all’Italia rappresentano una grande opportunità che dovrà generare eredità positive ben prima di quell’ appuntamento e non solo nelle città direttamente coinvolte nell’evento”. Poi un messaggio di sostegno alla FIGC: “Daremo tutto il nostro supporto”. Infine un monito: “Bisogna lavorare sodo e in modo costruttivo per il calcio di oggi, che deve porsi l’obiettivo, concreto e non rinviabile, di migliorare le infrastrutture, il modello di gestione e le modalità di relazione con appassionati e tifosi, a partire dalle giovani generazioni”.
Il commento di Gravina e Buffon
Entusiasta Gianluca Gravina, presidente della Figc e tra i più attivi affinché la doppia candidatura avesse successo: “Sfida ambiziosa che ha nella condivisione la sua motivazione più significativa. Innanzitutto, condivisione della passione, delle passioni per uno sport che nei nostri due Paesi rappresenta molto di più di un gioco. E poi condivisione delle tradizioni e delle diverse culture, per annullare la distanza fisica con un ponte di amicizia ancor più solido rispetto a quelli in cemento“.
Qualche parola anche da Buffon, ambassador della competizione insieme alla compagna Ilaria D’Amico: “Ho giocato in tutte le città coinvolte dalla candidatura e ovunque ho vissuto emozioni uniche. La passione del tifo è travolgente, per noi italiani il calcio è un amore vissuto intensamente, è un fuoco che arde sempre e non aspetta altro che infiammare di nuovo tutto il Paese“.
Europei in Italia: i precedenti nel 1968 e nel 1980
L’Italia si prepara a ospitare per la terza volta la fase finale degli Europei di calcio. La prima volta risale al 1968 quando le nazioni partecipanti erano soltanto 4: Italia, Unione Sovietica, Inghilterra e Jugoslavia. Si giocò a Roma, Napoli e Firenze. Gli azzurri conquistarono la vittoria nella finale “ripetuta”. Dopo l’1-1 contro la Jugoslavia si rigiocò due giorni dopo con gli azzurri che vinsero grazie alle reti di Anastasi e Riva.
Nel 1980 l’Italia torna a ospitare un Europeo. L’assegnazione avvenne nel 1977 con il nostro paese che superò la candidatura dell’Inghilterra. E’ la prima volta di una fase finale a 8 squadre e le città ospitanti sono 4 (Milano, Napoli, Roma e Torino). La vittoria finale in quella circostanza fu della Germania che piegò 2-1 il Belgio.
Gli Europei 2020 (torneo giocato poi nel 2021, dopo il rinvio dovuto alla pandemia) sono invece itineranti e l’Italia è stata una delle 12 sedi che hanno ospitato il torneo con tre gare dei gironi eliminatori e una dei quarti di finale. A vincere quel torneo sono stati gli azzurri di Roberto Mancini.