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Euro2024, caos Inghilterra: Kane risponde alle critiche di Lineker ricordandogli il palmares in Nazionale

Kane ha risposto duramente a Lineker e a tutti gli altri ex giocatori che negli scorsi giorni avevano attaccato e criticato l'Inghilterra dopo le prime uscite a Euro2024

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Grande protagonista alla vigilia, nelle prime due uscite contro Serbia e Danimarca, l’Inghilterra ha conquistato quattro punti che le valgono il momentaneo primo posto nel girone C, senza però convincere sul piano del gioco, tanto che sulla Nazionale dei Tre Leoni sono piovute forti critiche da parte degli ex giocatori, con Gary Lineker, oggi commentatore per la BBC, in prima fila ad attaccare la formazione allenata da Gareth Saouthgate, difesa invece dal capitano Harry Kane, che gli ha ricordato come anche loro non fossero mai riusciti ad aggiudicarsi un trofeo importante.

L’accusa di Lineker

L’Inghilterra è prima nel girone C con quattro punti frutto della vittoria per 1-0 contro la Serbia e del pareggio per 1-1 con la Danimarca e arrivati al termine di due prestazioni non convincenti, che hanno portato tanti ex giocatori dei Tre Leoni ad attaccare la Nazionale. Tra questi c’è anche Gary Lineker – uno dei più grandi marcatori dell’Inghilterra con 48 reti in 80 presenze -, che in un intervento alla BBC se ne era addirittura uscito con questa pesante accusa: “Dite quello che volete, ma l’Inghilterra ha giocato davvero di m*rda”.

La risposta di Kane

Affermazioni che ovviamente non hanno fatto piacere ai giocatori, con Harry kane che ha voluto dire la sua in conferenza stampa, ricordando quanto questi commenti possano essere dannosi e che l’Inghilterra non vince un trofeo da tanto tanto tempo: “Gli ex giocatori devono rendersi contro che non è facile non dare retta a certe critiche, soprattutto quando un calciatore non è abituato a conviverci. Sono consapevole che debbano dire quello che pensano, ma devono rendersi conto che hanno anche una responsabilità avendo vestito in passato la maglia dell’Inghilterra. La gente da retta alla loro opinione, tengono conto di quello che dicono”.

“Ognuno può pensarla come vuole, ma l’Inghilterra non vince un trofeo importante da molto tempo ormai, e tanti di loro hanno fatto parte di quelle formazioni che non hanno vinto nulla, quindi sono consapevoli di quanto la pressione sia pesante. È complicato giocare questi tornei ed è ancora più complicato farlo per l’Inghilterra. Non è mia intenzione mancare di rispetto ad alcuno dei giocatori che hanno vestito la maglia dei Tre Leoni. Quello che ci tengo a dire è: ricordatevi cosa significa vestire questa maglia e sappiate che ascoltiamo le vostre parole”.

Tanto talento, pochi trofei

Patria del calcio, da sempre Nazionale ricca di talento, eppure nel palmares dell’Inghilterra compare la miseria di una sola Coppa del Mondo, vinta in casa nel 1966, ormai 58 anni fa. Da quell’exploit i Tre Leoni non hanno più vinto un trofeo importante nonostante sia sempre stata una delle squadre favorite alla vigilia dei grandi tornei. Il perché di tutto ciò ha molteplici cause, una delle quali è sicuramente la grande pressione che ricade sulle spalle dei giocatori, schiacciati da quel “It’s coming home” che più passano i tornei, più assume i contorni di un coro sfottò piuttosto che di incoraggiamento.

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