Quante e quali delle (non sempre) Magnifiche 7 del calcio italiano impegnate nelle coppe europee accederanno alla fase primaverile delle tre competizioni, Champions League, Europa League e Conference League? Il quarto turno delle fasi a gironi si è chiuso con un bilancio nel complesso soddisfacente, ad eccezione per il clamoroso rovescio della Juventus contro il Maccabi Haifa e la sfortunata sconfitta del Milan contro il Chelsea.
- Le italiane nelle Coppe europee: Juve a rischio flop totale, ottimismo Fiorentina in Conference League
- Belotti salva la Roma a Siviglia: qualificazione possibile, ma il primo posto del girone è un miraggio
- Europa League, Lazio sul filo della differenza reti: per sperare bisogna battere il Mitdjylland di goleada
Le italiane nelle Coppe europee: Juve a rischio flop totale, ottimismo Fiorentina in Conference League
Detto che in Champions League la situazione è piuttosto rosea, con il Napoli già certo della qualificazione agli ottavi e vicino al primo posto (il Liverpool secondo a -3 è stato battuto 4-1 nello scontro diretto d’andata) e con l’Inter alla quale basterà battere il Viktoria Plzen nel prossimo turno casalingo per compiere il miracolo di eliminare il Barcellona, il Milan è tuttora padrone del proprio destino, mentre solo la situazione della Juventus sembra compromessa. Discrete anche le chances di passaggio del turno della Fiorentina in Conference League (viola sicuri del pass con una vittoria nella prossima partita in casa contro il Basaksehir), mentre incerto è il destino di Roma e Lazio, alle prese con classifiche piuttosto problematiche nei rispettivi gironi di Europa League.
Belotti salva la Roma a Siviglia: qualificazione possibile, ma il primo posto del girone è un miraggio
La squadra di José Mourinho è comunque tornata da Siviglia con un buon carico di ottimismo grazie al prezioso 1-1 sul campo del Betis. Il gol di Andrea Belotti che ha risposto a Canales in una notte segnata dall’emergenza in attacco per le assenze di Dybala e Zaniolo potrebbe infatti rivelarsi preziosissimo per i giallorossi, ora padroni del proprio destino. La Roma è attualmente terza nel Gruppo C con 4 punti, mentre gli spagnoli sono primi a quota 10 e a un solo punto dall’aritmetica qualificazione agli ottavi. Al secondo posto c’è il Ludogorets a 7 punti e al momento in vantaggio negli scontri diretti con la Roma, comunque certa di passare il turno, anche se da seconda, vincendo le ultime due gare contro Ludogorets e Helsinki.
L’eventuale seconda piazza però obbligherebbe la Roma a spareggiare con una delle terze dei gironi di Champions e purtroppo qualificarsi come prima, eventualità che darebbe il via libera diretto ai sedicesimi, è difficile: per farcela la Roma dovrebbe battere il Ludogorets con almeno due gol di scarto per avere il vantaggio della differenza reti negli scontri diretti con i bulgari e poi sperare nel successo dello stesso Ludogorets sul Betis all’ultima giornata, ma con un gol di scarto in meno rispetto a quella dei giallorossi. In questo scenario la Roma si classificherebbe prima in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti con le due rivali.
Europa League, Lazio sul filo della differenza reti: per sperare bisogna battere il Mitdjylland di goleada
Ancora più fluida la situazione della Lazio nel Gruppo F. I biancocelesti sono a quota 5, lo stesso punteggio delle altre tre formazioni del gruppo, Feyenoord, Mitdjylland e lo Sturm Graz, che ha bloccato la squadra di Sarri in rimonta sul 2-2 all’Olimpico in un match con molte recriminazioni e altrettante polemiche per Immobile e compagni. Tutto possibile, quindi, ma a complicare la vita alla Lazio è il clamoroso rovescio per 5-1 in casa del Midtjylland, che obbligherà la squadra di Sarri a provare a vincere con largo margine nella prossima gara interna contro i danesi. La Lazio è infatti al momento al terzo posto del girone proprio per la differenza reti di -2, mentre il Feyenoord e il Midtjylland sono rispettivamente a quota +4 e +3. Ogni altro discorso su qualificazione e primo posto è rinviato al termine della prossima giornata nel girone più incerto di tutta l’Europa League.