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F1, allarme Ferrari: "Non possiamo risolvere il problema"

La scuderia di Maranello fa i conti con l'eccessivo consumo delle gomme: "Cercheremo di risolverlo per il 2022".

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La debacle del Gran Premio di Francia è stata una doccia gelata per la Ferrari: dopo sei Gran Premi in cui la scuderia di Maranello aveva dato segnali di solidità e crescita, le Rosse sono ripiombate di colpo nell’incubo del 2020, con entrambi i piloti fuori dalla zona punti.

Ad impattare pesantemente sulle prestazioni di Charles Leclerc e Carlos Sainz sono stati gli enormi problemi di consumo delle gomme, molto più gravi rispetto a tutti i rivali d’alta classifica. Secondo le prime analisi svolte dal Cavallino, una delle cause principali del graining sarebbero i cerchi, non in grado di smaltire il calore in eccesso a determinate condizioni atmosferiche e di pista.

Un brutto colpo per a Ferrari, che non può intervenire per sostituire o modificare i pezzi in questione, a causa del congelamento regolamentare che durerà fino al termine dell’anno.

“Potremo migliorare la situazione, ma per risolverla abbiamo bisogno di una modifica strutturale, come ad esempio sui cerchi, cosa impossibile da regolamento“, sono le parole chiare del team principal Mattia Binotto, riprese da Racefans.

L’obiettivo è risolvere il problema prima che possa influenzare lo sviluppo della monoposto del 2022: “Per noi ora è più importante cercare di capire, per affrontare definitivamente il problema il prossimo anno. Per questa stagione il problema si potrà ripresentare in alcune gare, essendo legato in qualche modo a piste e condizioni meteo”.

Binotto invece nega che la direttiva sulle pressioni abbia condizionato le prestazioni: “Non credo che la direttiva sulle pressioni abbia avuto alcun impatto sui nostri problemi. Nella TD si parla di pressioni alzate solo al posteriore, e noi abbiamo avuto un problema all’anteriore”.

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