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F1, Antonelli pole a Miami urla in radio, il giro con Mara Sangiorgio, complimenti di Hamilton, l'abbraccio con papà Marco

Andrea Kimi Antonelli riporta l’Italia davanti a tutti in griglia di partenza in una corsa di Formula 1, è successo nella qualifiche Sprint di Miami: tutti i retroscena, la stratta di mano con Hamilton, il giro con Mara Sangiorgio

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ci voleva un ragazzo di 18 anni per riportare l’Italia in pole position in F1 dopo 16 anni. Ci è riuscito Andrea Kimi Antonelli. E’ nata una stella un venerdì per caso a Miami sotto il sole cocente della Florida. Capace di battere gli assi del circus mettendosi dietro nella Sprint Qualify nell’ordine le McLaren di Piastri e Norris, la Red Bull di Verstappen, il compagno di Mercedes Russell e le Ferrari di Leclerc e quell’Hamilton di cui ha raccolto la pesante eredità in Mercedes. Incredibile è dir poco così come le urla del giovane bolognese via radio con Bonnington e Toto Wolff che il retroscena del giro di prova fatto con la giornalista di Sky Mara Sangiorgio.

Antonelli scrive la storia: in pole a Miami

Si tratta “solo” di una Sprint Qualify ma resta scolpito nella storia l’impresa di Andrea Kimi Antonelli che riporta l’Italia davanti a tutti in griglia di partenza in una corsa di Formula 1 cosa che non accadeva dal Spa 2009 con Fisichella. Lo ha fatto facendo segnare il miglior tempo nelle Qualifiche Sprint del Gran Premio di Miami, la gara veloce che si correrà domani.

I complimenti di tutti, la stretta di mano di Hamilton

Non deve essere facile essere promossi in Mercedes a 18 anni, a maggior ragione prendendo una pesante eredità come quella di Lewis Hamilton che ha scelto la Ferrari. Incredibile come il fatto che Antonelli dopo l’Arabia Saudita si rimette alle spalle il 7 volte campione del mondo e lo ha fatto firmando la pole a Miami. Alla fine tra i tanti che si sono complimentati con il bolognese, i McLaren e Verstappen, c’è proprio sua maestà sir Lewis Hamilton con tanto di stretta di mano immortalata dai fotografi

Il retroscena: giro con Mara Sangiorgio a Miami

Chissà quanto sarà stato determinante nel centrare la pole. Ma appena finita la Sprint Qualify che gli ha dato la pole, Andrea Kimi Antonelli ha svelato un retroscena riguardo il suo approccio con la pista di Miami dove non aveva mai corso. Oltre ai tanti giri al simulatore, il bolognese ci ha girato anche con una Mercedes stradale. Accanto a lui una passeggera di riguardo, la giornalista e inviata di Sky SportF1, Mara Sangiorgio. I due hanno scherzato e per la Sangiorgio tantissima paura quando Kimi andava forte sui cambi di direzione a oltre 200 all’ora.

L’emozione e l’abbraccio con papà Marco Antonelli

Ai microfoni di Sky SportF1, Marco Antonelli, papà di Kimi, ha espresso tutta l’emozione per la pole del figlio a Miami: “Sono di fianco per i momenti meno belli, come Monza, l’incidente all’inizio della sua prima prova in F1, ci è voluto un po’ per riprendersi da quel momento. Lui ascolta, applica e decide cosa fare. E’ facile lavorare con lui, si mette sempre in discussione, accetta i consigli”

Antonelli incredulo ma entusiasta!

“Non me l’aspettavo” è il primo commento a caldo di Antonelli, “mi son sentito sempre bene in qualifica, sia con le media che con le soft ho messo tutto insieme, e sono molto contento della pole, so che le McLaren, anche le Red Bull e le Ferrari sono molto veloci, cercherò di partire bene e fare un buon passo nella Sprint e poi ripetermi nella qualifica”

Team radio Antonelli dopo la pole, l’urlo e le parole di Toto Wolff

La grande gioia per la pole di Antonelli si evince dalle urla del 18enne bolognese via radio con il suo ingegnere di pista Peter Bonnington e il team principal della Mercedes, Toto Wolff che subito si rivolge a lui chiamandolo Kimi e non Andrea. Il riferimento è al fatto che Antonelli vuole farsi chiamare appunto Kimi e non Andrea. Per questo Wolff quando sbaglia lo chiama Andrea, quando fa bene lo chiama Kimi. Come in questo caso, ovviamente.

  • Bonnington: “Sì, amico! P1!”
  • Kimi: “Sìììììì amico! Andiamo!!! Andiamo!!!!”
  • Bonnington: “Ben fatto, amico?”
  • Kimi: “Non male!”
  • Bonnington: “Penso che stiamo andando da qualche parte!”
  • Toto Wollff: “Kimi e non Andrea oggi”
  • Kimi: “Decisamente!”

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