La rivoluzione in casa Ferrari è partita con le dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal. E adesso è iniziata la caccia per trovare il nome del possibile successore. Il candidato numero uno è da tempo Frédéric Vasseur, per il momento al timone del muretto Alfa Romeo. Ma il francese non è l’unico nome in lizza per l’incarico come capo del box del Cavallino.
Ferrari, i nomi nuovi
Se Vasseur risulta il favorito assoluto per assumere il ruolo di nuovo team principal della Ferrari, come riportato dal sito tedesco F1-Insider spuntano adesso due nomi freschi per prendere il posto di Binotto dalla prossima stagione: Monisha Kaltenborn e Jonathan Giacobazzi.
La prima è stata a capo del team Sauber proprio prima di Vasseur e ora è ad di Racing Unleashed. Il secondo, già in orbita Ferrari dal 2013 al 2019, è invece il figlio di Antonio Giacobazzi, storico collaboratore di Enzo Ferrari e sponsor personale all’epoca di Gilles Villeneuve.
Le idee non mancano
Se Kaltenborn e Giacobazzi rappresentano le ultime idee, in casa Ferrari ci sono diversi altri nomi in lizza. La casa di Maranello ha infatti contattato di nuovo i boss di Red Bull e Alpha Tauri, Christian Horner e Franz Tost, che hanno però entrambi declinato l’offerta in modo educato.
Una possibilità ancora in piedi come quella di Vasseur potrebbe portare ad Andreas Seidl, attuale team principal della McLaren. Pare che il tedesco abbia ricevuto un’altra offerta dalla Ferrari, ma senza dare ancora una risposta alla Scuderia del Cavallino Rampante.
Le opzioni interne
I nomi in lizza sono davvero diversi e non è da escludersi infatti una scelta interna da parte della Ferrari. Il sostituto di Binotto potrebbe essere proprio Laurent Mekies, direttore sportivo del team da quattro anni. Ma c’è anche la possibilità Antonello Coletta, attuale responsabile GT.
Le idee in casa Ferrari di sicuro non mancano, ma forse per arrivare alla scelta definitiva bisogna aspettare almeno l’inizio del 2023 quando il contratto di Binotto sarà scaduto del tutto. Serve una decisione importante e che la figura scelta non sia considerato un ripiego.