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F1, non solo rabbia Ferrari: caos GP Australia, sfiorata una strage

Il GP d'Australia non ha fatto infuriare soltanto la Ferrari, ma anche la Fia per quanto accaduto a fine gara: è stata aperta addirittura un'indagine contro gli organizzatori.

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Il GP d’Australia è stato un caos generale. Nel terzo appuntamento del campionato Mondiale di F1 infatti, i colpi di scena non sono certo mancati, anche se alla fine a vincere è stato il solito Verstappen con la sua Red Bull. Tra penalizzazioni e bandiere rosse però, è quasi passata inosservata una strage sfiorata.

F1, GP Australia: tifosi incoscienti a fine gara

Se da una parte la Ferrari si è sentita derubata e non ha nascosto la propria rabbia, la Fia è andata su tutte le furie per quanto accaduto a fine GP, con l’invasione di alcuni tifosi. Certi spettatori si sono persino avvicinati alla Haas di Nico Hulkenberg, bloccata a bordo e con ancora accesa la luce rossa che indica il rischio di prendere la scossa nel caso in cui si tocchi la vettura. Fortunatamente una potenziale tragedia è stata solo fiorata.

F1, GP Australia: tifoso ferito

Un tifoso però è stato colpito dai detriti in fibra di carbonio provenienti dalla Haas di Kevin Magnussen dopo l’impatto con le barriere all’esterno di curva 2. Andrew Westacott, amministratore delegato dell’Australian Grand Prix Corporation, ha preso la parola questa mattina sull’accaduto: “Per una coincidenza c’era uno dei nostri ingegneri che ha visto l’accaduto e, stando alle testimonianze, sembra che i detriti in fibra di carbonio del mozzo della ruota abbiano volato per circa 20 metri in aria, si siano alzati, siano atterrati e abbiano lacerato il braccio di un signore“.

Fortunatamente il tifoso non ha riportato ferite gravi, come ha sottolineato Westacott: “Il nostro personale era al corrente dell’incidente. Sembra che si sia trattato di un caso isolato, perché non è detto che queste recinzioni vadano a 20 metri d’altezza. Le barriere hanno un’altezza costante in tutto il mondo. Siamo in regola con le norme FIA, ma come in ogni cosa nel motorsport, alla fine dell’evento si fanno dei debriefing per vedere cosa si può fare per migliorare. Spero che il ragazzo stia bene. Questo ci ricorda che la sicurezza è fondamentale quando si tratta di Formula 1“.

La Fia ha aperto un’indagine

Sull’invasione di pista mentre le macchine stavano rientrando ai box dopo la fine del GP, la Fia però ha aperto un’indagine: “Come gli appassionati sapranno, c’è una parte del Gran Premio in cui c’è un accesso controllato al circuito dopo la gara. Lo vediamo a Monza, lo vediamo qui e in molti altri eventi in tutto il mondo. Purtroppo c’è stato un ingresso incontrollato di persone e avventori sui bordi dell’erba e un paio di persone sono finite sull’asfalto. Io, il mio direttore generale delle operazioni ed altri abbiamo incontrato la FIA ed i commissari sportivi ieri sera. I commissari giustamente condurranno un’indagine sulle cause dell’accaduto. Spero che non ci sia un divieto e non credo che ci sia bisogno di un divieto. Ma è chiaro che quello che è successo non è una buona situazione“.

F1, non solo rabbia Ferrari: caos GP Australia, sfiorata una strage Fonte: Getty Images

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