Helmut Marko, eminenza grigia di Red Bull, qualche giorno fa non aveva nascosto la propria preoccupazione sula permanenza di Max Verstappen nella scuderia. “Dobbiamo fare in modo che possa avere una vettura che gli consenta di lottare per il Mondiale”, questa la sintesi del pensiero del consulente d’acciaio del team. Ma, ora come ora, sembra che l’olandese abbia già stabilito la traiettoria del suo futuro, distante da Red Bull.
- I problemi con la monoposto Red Bull
- La clausola che libererebbe Verstappen in anticipo
- Verstappen in Aston Martin? La profezia di Schumacher
I problemi con la monoposto Red Bull
Il punto è la monoposto. La RB21 sotto le mani di Verstappen ha dimostrato sprazzi di competitività, ma perché parliamo di un fuoriclasse il cui talento è inversamente proporzionale alla sua affabilità. Nell’ultimo GP disputato in Bahrain il pilota non è andato oltre il sesto posto con un solco notevole rispetto alle McLaren e in particolare rispetto al vincitore Oscar Piastri, secondo in classifica alle spalle del compagno di squadra Lando Norris. Al terzo posto staziona attualmente proprio il quattro volte vincitore del Mondiale, a quota 69 punti contro i 77 di chi comanda in vetta.
Per ora Verstappen una soddisfazione se l’è tolta, ovvero il trionfo a Suzuka frutto specialmente delle sue capacità, più che della vettura che sbiadisce nel confronto con la rivale MCL39. La RB21 ha già intanto mietuto un primo caduto, ovvero Liam Lawson, compagno di squadra che non è riuscito a venire a capo con la monoposto e liquidato senza troppi complimenti dopo soli due GP – con sommo disappunto da parte dello stesso Verstappen, pare – per far posto a Yuki Tsunoda.
La clausola che libererebbe Verstappen in anticipo
Nonostante un contratto che lega l’olandese a Red Bull sino al 2028, c’è sempre quella chiacchierata postilla che sancisce la possibilità di liberarsi prima se le prestazioni e i conseguenti risultati della vettura non siano all’altezza.
Una spada di Damocle che pende sul team, anche se non conosciamo ovviamente i dettagli specifici dell’accordo tra le parti e le varie clausole.
E se già lo scorso anno si favoleggiava di un approdo di Verstappen nel 2025 in Mercedes, oggi si continua a parlare di un addio in anticipo, ma con una destinazione diversa a partire dal 2026 (e ricordiamo che sullo sfondo si agitano le incertezze sui cambiamenti tecnici al regolamento e sulla futura power unit prodotta in casa da Red Bull in collaborazione con Ford, dopo la separazione con Honda).
Il 2024 inoltre è stato l’anno spartiacque per la scuderia, tra lo scandalo che ha investito il team principal Chris Horner, la balcanizzazione tra fazioni all’interno del team, il cambio della guardia di diverse figure tecniche e una squadra che per la prima volta ha visto il suo dominio vacillare con l’ascesa sì di McLaren, ma anche di Ferrari e Mercedes.
Sono insomma tanti gli indizi che corroborano l’ipotesi di un Verstappen pronto a cambiare lidi. Sullo sfondo resta sempre Mercedes, anche se solo per George Russell il contratto è in scadenza quest’anno e Andrea Kimi Antonelli si sta rivelando un prospetto di ottima fattura.
Verstappen in Aston Martin? La profezia di Schumacher
La possibilità più concreta la offrirebbe invece Aston Martin. Dettaglio non da poco: nella scuderia di Lawrence Stroll Verstappen ritroverebbe Adrian Newey, l’architetto dei successi dell’età d’oro di Red Bull. E inoltre Honda come fornitore ufficiale dei propri motori al team dove attualmente corrono Lance Stroll e un Fernando Alonso drammaticamente a secco di risultati (lo spagnolo langue nelle retrovie della classifica a quota in picchiata di zero punti).
Che Aston Martin possa essere la scuderia di Verstappen dal prossimo anno lo sostiene anche il sempre ben informato Ralf Schumacher. A Sky Sport Deutschland l’ex pilota ed oggi commentatore ha infatti asserito che gli aggiornamenti alla RB21 entro il prossimo mese non consentiranno alla vettura “il salto di qualità”.
E perciò, capita l’antifona, il quattro volte iridato di F1, “molto ambito”, potrebbe andare in Aston Martin: “C’è Newey che conosce, ha vinto con i motori Honda e il lavoro che sta facendo Lawrence Stroll sta garantendo strutture all’avanguardia”, ha spiegato Schumacher.