Mancano ancora 6 gare prima della fine del Mondiale di Formula 1 del 2024 che riprenderà il prossimo fine settimana negli Stati Uniti. Intanto cresce l’attesa per il 2025 quando Lewis Hamilton vestirà la tuta rossa della Ferrari. Se ne parla un po’ ovunque e anche lo stesso pilota inglese non si nasconde più. In Mercedes c’è chi lo rimpiange, come Susie Wolff, moglie del team principal Toto.
Ma c’è anche chi profetizza un futuro rosso ma anche rosea, vedi l’ex pilota Juan Pablo Montoya, e ancora chi, esagerando arriva a prevedere una possibile investitura al soglio pontificio in caso di successo a Maranello. Intanto per il 7 volte campione del mondo arriva l’investitura importante fuori dalle piste, a riconoscimento del suo impegno sociale, co-presidente del MetGala 2025
- Hamilton icona di stile: co-presidente del MetGala 2025
- Hamilton, Susie Wolff svela un retroscena del loro rapporto
- Gunther Steiner: "Se Hamilton vince in Ferrari lo fanno Papa"
Hamilton icona di stile: co-presidente del MetGala 2025
Da oramai diversi anni Lewis Hamilton ha intrapreso un grosso impegno sociale dentro e fuori dalla F1. Questa sua intensa attività ha portato a diverse investiture e riconoscimenti a livello mondiale. L’ultimo arriva proprio dagli Stati Uniti dove riprenderà il Mondiale dopo questa sosta autunnale. Hamilton è stato nominato
co-presidente del Met Gala 2025, un evento mondano annuale di raccolta fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York organizzato dal 1948.
Il sette volte campione del mondo, futuro pilota della Ferrari, collaborerà diverse altre star, LeBron James, Pharrell Williams, Colman Domingo, A$AP Rocky e Anna Wintour, per inaugurare una mostra che celebri lo stile “black” dal XVIII secolo ai giorni nostri.
Sulla scia dell’omicidio di George Floyd, negli Stati Uniti, nel 2020, Hamilton è diventato uno dei portabandiera della protesta Black Lives Matter inginocchiandosi prima di ogni gara sulla griglia di partenza dei vari Gp: “Sono oltremodo onorato di essere uno dei co-presidenti del Met Gala del prossimo anno specie su un tema che mi sta molto a cuore. Esprimermi in modo creativo è stata ed è ancora la mia libertà dal conformismo. Per i neri della diaspora, la moda è autoconservazione. Non vedo l’ora di esplorare ulteriormente e amplificare le nostre voci sottorappresentate”.
Hamilton, Susie Wolff svela un retroscena del loro rapporto
Mentre la Mercedes e i vari sponsor comuni hanno vietato a Hamilton si salire sulla Ferrari già nei test di Abu Dhabi che si svolgeranno immediatamente dopo la fine del Mondiale, sono in tanti nel team di Brackley che già lo rimpiangono. Come va ripetendo da diverso tempo Toto Wolff, anche sua moglie Susie pare d’accordo sul fatto che: “Sono triste per il fatto che il suo viaggio con Mercedes finirà per iniziarne uno nuovo con la Ferrari. Ma penso che sarà un momento iconico vedere Lewis Hamilton con una tutta del Cavallino Rampante il prossimo anno”.
Seppur per un breve periodo, Hamilton e Susie Wolff sono stati colleghi, lei è stata una delle ultime pilota donne a provare ad arrivare in F1 disputando con la Williams le prove libere del Gran Premio di Silverstone nel 2015. Lewis ha inoltre sostenuto Susie nella causa legale contro la FIA che aveva indagato sui coniugi Wolff per un presunto conflitto di interesse quando la donna faceva parte del management della Federazione.
Ecco perchè Susie Wolff ama ricordare anche un altro piccolo aneddoto legato a Hamilton: “La mia amicizia con Lewis vuol dire tanto per me perché spesso parliamo dei tempi passati sui kart quando eravamo piccoli. Una volta mi ha anche aiutato a stappare lo champagne, lui che era abituato a vincere sempre…”
Gunther Steiner: “Se Hamilton vince in Ferrari lo fanno Papa”
Tra i tanti a credere che Lewis Hamilton possa fare bene in Ferrari c’è l’ex pilota Juan Pablo Montoya: “Credo che vedremo il Lewis di un tempo – ha dichiarato il colombiano a Gambling Zone – Lewis sarà una grande minaccia per il campionato. Se la Ferrari vuole davvero vincere deve ascoltare le esigenze di Lewis e costruire intorno a lui una macchina secondo le sue esigenze”.
Resta come sempre nel personaggio invece l’ex team principal della Haas, Gunther Steiner che sul passaggio di Hamilton in Ferrari lancia una ironica provocazione nel podcast Beyond the Grid: “Se dovesse vincere il titolo con la Ferrari, finirebbe in Vaticano, il nuovo Papa… Penso vogliaprovare a fare la magia”Che poi consisterebbe nel riportare il titolo a Maranello 16 anni dopo Kimi Raikkonen.