La Fiorentina, eliminata dall’Empoli ai rigori, non è riuscita a regalare un sorriso a Bove, che, dall’ospedale Careggi, ha seguito la partita dei compagni di squadra in Coppa Italia. Intanto si profila un’ipotesi che rischia di precludergli la possibilità di tornare a giocare in Serie A.
- Malore Bove: si continua a indagare sulle cause
- Un defibrillatore sottocutaneo come per Eriksen
- Bove non può più giocare in Italia? Gli scenari
Malore Bove: si continua a indagare sulle cause
Anche ieri non è stato diffuso alcun bollettino dall’ospedale Careggi di Firenze. Bove, il cui miglioramento è costante come testimoniano anche le frequenti videochiamate con i compagni di squadra che ieri hanno fallito la qualificazione ai quarti di Coppa Italia contro l’Empoli, è attualmente ricoverato nella terapia intensiva del reparto di Cardiologia, in attesa di novità .
Lo staff sanitario che ha in cura Edoardo si sta concentrando anche sullo ‘storico’ del calciatore viola e in particolare sulla miocardite avuta nel 2020 in seguito al Covid, che, riferisce La Gazzetta dello Sport, avrebbe superato con cortisone e riposo. Ma non solo: al vaglio anche eventuali fenomeni legati all’adolescenza e uno studio approfondito del Dna per capire se alla base possa nascondersi una malattia genetica. Servirà ancora del tempo, ma sembra sempre più difficile il ritorno in campo di Bove in Italia.
Un defibrillatore sottocutaneo come per Eriksen
Una volta stabilito con certezza cosa abbia provocato l’arresto cardiaco e quella piccola cicatrice sul cuore emersa dalle due risonanze magnetiche cui Bove è stato sottoposto, i medici decideranno come intervenire. Un’ipotesi – in base agli esami svolti finora – potrebbe essere quella di impiantante un defibrillatore sottocutaneo: una ‘salvavita’ in grado di ristabilire il ritmo regolare del battito cardiaco se dovesse ripresentarsi un nuovo attacco come successo nel corso di Fiorentina-Inter.
Non sarebbe una novità in ambito calcistico. Il precedente, infatti, è legato al centrocampista ex Inter Eriksen, vittima di un malore durante la partita degli Europei del 2021 tra la sua Danimarca e la Finlandia.
Bove non può più giocare in Italia? Gli scenari
In Italia le regole sono stringenti, soprattutto dopo la morte di Davide Astori. In caso di defibrillatore sottocutaneo, Bove non potrebbe più giocare in Serie A, ma la sua carriera non sarebbe finita. Lo ha dimostrato proprio Eriksen: costretto a lasciare il Belpaese, il forte calciatore danese è riuscito a rilanciarsi in Inghilterra, prima tra le fila del Brentford e poi nel Manchester United.
Insomma, le porte del calcio per Edo non si chiuderebbero in maniera definitiva: la sua nuova vita professionale potrebbe essere lontano dallo Stivale, in Paesi più permissivi.