La positività di Leonardo Bonucci, dopo il comunicato ufficiale della Federazione al rientro dagli impegni della Nazionale in vista del Mondiale 2022, ha gettato nuove ombre e inquietanti interrogativi sui giocatori tornati dopo questa 10 giorni di impegni.
La Serie A è di fatto in campo già sabato 3 aprile e le conseguenze di queste positività si vedranno subito. Finora, secondo quanto riferisce l’agenzia ANSA, le persone coinvolte, nel focolaio azzurro, sono almeno sei tra i membri dello staff azzurro e il difensore della Juventus. Si susseguono le indiscrezioni sui nomi, ma non vi è stata ancora l’ufficialità.
La situazione in Serie A: ansia società
In vista del turno di campionato prepasquale, che vedrà in campo tutte le squadre, le 13 società che hanno fornito uno o più giocatori ai 30 partiti hanno sottoposto gli atleti ad una raffica di tamponi, isolandoli dal gruppo in attesa della decisioni delle rispettive Asl di riferimento.
Ma non solo. Gianluigi Donnarumma, fotografato accanto a Bonucci durante il viaggio di ritorno è risultato negativo al tampone rapido e verrà sottoposto anche a molecolare. Il Sassuolo, dalla sua, ha fatto una scelta netta, molto prudente decidendo di non far giocare contro la Roma i suoi nazionali, Ferrari e Locatelli.
I precedenti e la linea delle Asl
Le altre società attendono il risultato delle analisi di rito e le conseguenti valutazioni, da parte delle Asl, nell’eventualità vi siano positivi tra i giocatori italiani e non. Come ricorderete i precedenti hanno fatto scuola, anche in materia: Juve-Napoli, Inter-Sassuolo, Lazio-Torino sono gli esempi da seguire e valutare.
E se in settimana qualche timido annuncio di riapertura degli stadi ha rinsaldato l’ottimismo, dall’altra parte questo focolaio interno alla Nazionale ha riacceso l’attenzione sulla questione.
“E’ una situazione di allarme, non c’è dubbio: ora tutti devono eseguire tamponi quotidiani e rispettare le regole che abbiamo da protocollo”, ha spiegato Gianni Nanni, medico del Bologna e responsabile dello staff sanitario delle squadre di Serie A. Parole che lasciano trapelare incertezza. E ansia, la stessa che attraversa ancora il campionato.