Follia, in Serie C, al termine della partita del girone A tra Piacenza (ultimo in classifica e alla disperata ricerca di un posto playout) e Novara, disputatasi ieri pomeriggio – domenica 26 marzo – e conclusasi su punteggio di 1-1. Protagonista dell’accaduto, nel parcheggio dello stadio “Leonardo Garilli”, il difensore della formazione ospite Yohan Benalouane, esperto difensore trentacinquenne, tunisino di nazionalità francese, ben noto a tutto il calcio italiano ma anche oltremanica, per aver vestito – negli anni – le maglie di Parma, Atalanta, Leicester City, Fiorentina, Nottingham Forest e Aris Salonicco, in Grecia.
- Novara, follia Benalouane in Serie C: pugno a tifoso del Piacenza
- Piacenza-Novara: ultrà in ospedale, Benalouane in questura
- Serie C: i tifosi del Piacenza bloccano il pullman del Novara fino a sera
Novara, follia Benalouane in Serie C: pugno a tifoso del Piacenza
Nel calciomercato invernale di gennaio 2018, Benalouane andò pure vicino a indossare la maglia dell’Inter. Ebbene, il difensore franco-tunisino si è azzuffato con gli ultras del Piacenza. Solo che, per una volta è stato il giocatore ad aggredire con un cazzotto un tifoso, per l’appunto un ultrà avversario molto conosciuto ai colori biancorossi, mandandolo all’ospedale (dopo i soccorsi immediati della Croce Rossa) in cui è stato medicato con una decina di punti all’arcata sopraccigliare.
Piacenza-Novara: ultrà in ospedale, Benalouane in questura
La colluttazione sarebbe nata dopo che il difensore si era recato nell’auto del compagno di squadra Francesco Galuppini per recuperare alcuni effetti personali. Lì è stato avvicinato dal gruppetto della curva piacentina, evidentemente delusi dalla mancata vittoria. E la reazione è stata immediata. Secondo ricostruzioni incrociate, Benalouane avrebbe reagito a un presunto tentativi di agguato degli ultras piacentini contro la macchina del presidente dei piemontesi Massimo Ferranti.
Serie C: i tifosi del Piacenza bloccano il pullman del Novara fino a sera
A quel punto, Benalouane è stato accompagnato dalle forze dell’ordine alla locale questura piacentina per accertamenti e ci è rimasto fino a tarda serata. Nel frattempo, il pullman dei giocatori del Novara è stato bloccato fino alle 21 dai tifosi piacentini (nel mentre radunatisi in gran numero nel parcheggio antistante il “Garilli”) per un fine partita particolarmente movimentato e, va detto, davvero poco edificante. Nelle ultime ore, è quindi arrivato il comunicato ufficiale del Novara Football Club, che recita:
“Ogni forma di violenza, in campo e fuori, è sempre inaccettabile e da condannare a priori, ma quanto accaduto allo stadio Garilli nel post gara di Piacenza-Novara non può trovare giustificazione alcuna. Al termine del match il presidente Massimo Ferranti è stato accerchiato e aggredito verbalmente da un gruppo di tifosi locali all’uscita dallo stadio. Gli stessi tifosi, non contenti, hanno poi aggredito anche due calciatori del Novara FC, recando offese personali ad uno di essi con epiteti di natura razzista e spintonandolo più volte, il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità. Il Club azzurro non giustifica la reazione del calciatore, la violenza è sempre una risposta sbagliata, figlia però di una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite. È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti e ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino mai più”.