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A Salerno è vietato festeggiare lo scudetto del Napoli: scoppia la bufera

Fa discutere il singolare divieto degli ultras: niente festeggiamenti a Salerno per il più che probabile scudetto del Napoli. Quando a vincere erano i club del nord, non è scattato alcun avviso.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Un “divieto” del genere te lo aspetteresti a Milano, a Torino, in altre città del profondo nord, o magari a Roma. E invece a proibire di celebrare lo scudetto del Napoli, che attende solo il conforto dell’aritmetica, sono gli ultras di una città a una cinquantina di chilometri dal capoluogo partenopeo: Salerno. Da quelle parti esiste solo la Salernitana, giurano. Vietato, dunque, esporre bandiere o striscioni azzurri fuori ai balconi: sarebbero considerati un affronto. E vietate, ovviamente, processioni festose il giorno dell’ufficialità dello scudetto. Gli ultras che si sostituiscono ai prefetti: accade anche questo nel 2023 in Italia.

L’avviso degli ultras: “A Salerno solo la Salernitana”

L’avviso esplicito ai (tantissimi) sostenitori del Napoli a Salerno e provincia è arrivato addirittura attraverso un comunicato ufficiale degli ultras della Curva Sud Siberiano: “Nessuno venga ammaliato o rapito dai lustrini di altri palcoscenici calcistici vicini o lontani”, l’avvertimento. “In questa città e in gran parte della provincia esiste solo la Salernitana, ma non solo il giorno della gara, l’Ippocampo è vita e si respira nei vicoli della stessa, sui campi e sulle strade di provincia, nei bambini che giocano con la maglia granata e nei bar dove si raccontano storie di un calcio che non c’è più”, si legge nella nota.

Il comunicato: “Il sogno del Napoli non ci appartiene”

Salerno è questa e tale deve rimanere nel rispetto di chi ha contribuito a renderla una delle piazze più calorose e invidiate d’Italia“, continuano gli ultras nel loro comunicato. “A Salerno solo la Salernitana, che rappresenta la tradizione e la memoria storica di un intero popolo che non tifa per gli squadroni ma che da sempre è schierato a difesa della propria città e della propria identità. Tra qualche settimana il calcio italiano vedrà, molto probabilmente, una squadra riscrivere la storia e rimettere in discussione la potenza dei club del Nord Italia. Napoli sta per vivere il suo sogno, com’è giusto che sia, ma questo non ci appartiene”.

La replica: divieto valido solo quando vince il Napoli

Insomma, niente festeggiamenti a Salerno per il Napoli. E solo per il Napoli, perché sono in tanti a ricordare che quando a vincere gli scudetti erano i “potenti club del Nord Italia“, gli ultras salernitani non hanno diramato alcuna nota. “Forse perché gli stessi ultras della Salernitana fino a pochi anni fa erano tutti juventini, interisti o milanisti”, scrivono in molti. “A casa mia comando io ed espongo la bandiera che voglio”, avvisa fiero un sostenitore del Napoli di Pontecagnano. “Appendiamo le bandiere azzurre e granata per festeggiare insieme scudetto e salvezza”, l’appello del gruppo Facebook “Fratelli napoletani e salernitani”. E c’è chi condivide un augurio: “Spero che l’aritmetica arrivi il 29 aprile, il giorno di Napoli-Salernitana: sai quanto rosicherebbero”.

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