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Formula 1, GP Olanda: ennesimo pasticcio Ferrari. Il pit stop che ha scatenato la bufera social

Al GP d'Olanda Ferrari sul podio, ma fa discutere il clamoroso errore commesso durante un pit stop di Carlos Sainz, con una gomma mancante. I dettagli

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Un altro fine settimana di passione per i tifosi Ferrari, e non nel senso del tifo, ma della sofferenza. Al GP d’Olanda è arrivato l’ennesimo successo (il decimo in questa stagione ed il quarto di fila) per Max Verstappen, autore di una prestazione superlativa (basti vedere la ripartenza dopo l’ultima safety car, con un signor sorpasso ai danni di Lewis Hamilton) ed aiutato anche da un po’ di fortuna.

Podio Ferrari, ma quanti imprevisti per Sainz

Le Rosse hanno chiuso comunque sul podio con il terzo posto di Charles Leclerc, mentre Carlos Sainz si è fermato all’ottavo posto a causa di una penalità di cinque secondi scaturita da un inizio di contatto in pit lane tra la sua monoposto e quella di Fernando Alonso (unsafe release). Ma il figlio d’arte oggi ha avuto un rapporto burrascoso con la zona dei box, rischiando l’incidente con Esteban Ocon e prima ancora vivendo sulla propria pelle un clamoroso errore in un pit stop durato la bellezza di 12 secondi, giacché i meccanici si erano dimenticati di rendere disponibile una gomma su quattro, la posteriore sinistra. Sainz ha commentato via radio con un laconico ed eloquente “Oh my God”, mentre il team principal Mattia Binotto ha giustificato la svista parlando di una chiamata ai box all’ultimo momento, spiazzando i meccanici e generando il busillis dello pneumatico mancante. “Volevamo reagire alla mossa di Hamilton, ma era semplicemente troppo tardi. Sono cose che succedono e dalle quali si impara, è stato un vero pasticcio”, ha spiegato il capo del muretto Ferrari ai microfoni di Sky Sport F1.

Le reazioni al pasticcio del pit stop e alle prestazioni Ferrari

Piove insomma sul bagnato, ed ovviamente sulla cosa il web ci ha sguazzato. Twitta ItsPego: “Sainz dice esattamente quello che abbiamo pensato tutti, come c…o é possibile che erano così impreparati, come fa a mancare la posteriore e la vanno a recuperare sul momento…” e Libero De Mente aggiunge: “A forza di vedere queste perle del team Ferrari sto diventando alcolista. Bevo durante i GP di Formula 1 per ridere comunque e non piangere”. Più seriamente, Antonino Rendina annota: “La Ferrari sa fare un po’ di tutto, ma niente veramente bene, nemmeno i pit stop. Squadra sgraziata, cronica incompiuta”.

Allargando invece lo sguardo all’andamento del Cavallino in questa seconda parte di stagione, Chichistyles, nel mare magnum dei tweet adolescenziali che stanno circolando sul GP d’Olanda e sulla Ferrari, fa questa analisi: “È da troppi anni che la Ferrari inizia al massimo e poi alla fine, si perde. Da oggi, escluso un miracolo, siamo terza potenza a pari (a volte sotto) Mercedes. Carlos ha subito un errore gravissimo ed una penalità ingiusta. Charles si è salvato il podio per suo talento e fato”. E Pierre Clement: “La TD39 [la direttiva tecnica anti-porpoising entrata in vigore questa estate, ed osteggiata dalla Ferrari, ndr] è una scusa bella e buona. La verità è che come ogni anno la Ferrari nella seconda parte di stagione non ci capisce più un c…o e non porta sviluppi che funzionano come si deve. È così dal 2014″.

Leclerc: “Difficile poter fare di meglio”

Intanto sono arrivati i primi commenti dai piloti, come Leclerc, che dopo la gara ha affermato: “Onestamente penso che sarebbe stato difficile poter fare meglio. Abbiamo avuto sfortuna con la Virtual Safety Car ma non so se sarebbe cambiato qualcosa: Max era troppo veloce e le Mercedes volavano con le gomme hard, mentre noi abbiamo faticato a trovare il giusto feeling. Nel complesso dobbiamo accettare questo terzo posto. Per quanto riguarda Hamilton, lui stava soffrendo, noi avevamo più grip e siamo riusciti a superarlo. Loro però sono stati in grado di preservare al meglio le gomme negli ultimi giri, quindi non è stato semplice. Ma siamo stati in grado di far bastare quel sorpasso. Il titolo? Ora il distacco è molto ampio. Affrontiamo una gara alla volta e vediamo cosa sarà possibile fare”.

Per la cronaca, Leclerc ha ottenuto il podio numero 600 della storia della Ferrari, che però nella classifica Costruttori inizia a sentire il fiato sul collo di Mercedes, terza a sole trenta lunghezze dalla scuderia di Maranello. Il monegasco invece è ugualmente secondo nella classifica Piloti, ma con un distacco da Verstappen di 109 punti.

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