È una domenica amara per il mondo dei motori e per la Formula Uno in particolare. Nella tarda mattinata di oggi infatti si è spento Sir Frank Williams, una delle figure più iconiche dell’universo motoristico.
Fondatore dell’omonima scuderia, l’ex manager britannico classe 1942 da venerdì si trovava ricoverato in ospedale dove oggi, all’età di 79 anni, ha esalato l’ultimo respiro circondato da tutti i suoi cari.
L’annuncio della Williams
Ad annunciare nel pomeriggio la scomparsa di Williams è stato proprio il team da lui creato negli anni ‘70 il quale, con grande commozione, ha salutato la dipartita del suo leggendario fondatore.
“La Williams è molto addolorata per la scomparsa del proprio fondatore, Sir Frank Williams, leggenda e icona del nostro sport. La sua morte rappresenta la fine di un’era per il nostro team e per la F1. Era unico, un vero pioniere. Nonostante si sia trovato ad affrontare delle forti avversità nella sua vita, ha condotto la nostra scuderia a vincere 16 titoli mondiali, rendendoci uno dei team di maggior successo nella storia dello sport” ha dichiarato addolorato il CEO del team di Grove, Jost Capito.
“I suoi valori, come l’integrità, il lavoro di gruppo e una forte indipendenza e determinazione, restano il fulcro morale del nostro team e rappresentano la sua eredità, così come lo è il nome della famiglia Williams, sotto cui corriamo con orgoglio. Ci stringiamo alla famiglia Williams in questo momento difficile”.
Un passato di successo
Nato il 16 aprile 1942 a South Shields, Williams è stato indubbiamente una delle figure più rappresentative delle quattro ruote, un personaggio che, con la sua passione e la sua scuderia, ha segnato in maniera indelebile la storia della Formula Uno.
L’epopea del suo team, iniziata nel 1977, gli ha portato in dote una moltitudine di trionfi sia nel mondiale piloti (7) che in quello costruttori (9).
Tali risultati sono stati possibili perché, pur cambiando uomini e denominazione più volte, l’impronta di Williams all’interno della squadra è sempre rimasta forte e, facendo da collante negli anni, ha permesso alla scuderia di diventare una delle più longeve e vincenti di tutti i tempi.
Una vita di forti emozioni
La presenza di Williams ha quindi caratterizzato gran parte della storia della Formula Uno, campionato del quale il manager inglese ha potuto vivere tutti gli alti e bassi che l’hanno contraddistinto negli anni.
Due degli eventi che sicuramente l’hanno segnato più nel profondo sono stati la drammatica morte di Ayrton Senna nel 1994 e, ancor prima, l’incidente che nel 1986 lo aveva costretto alla sedia rotelle, un infortunio questo che non gli ha comunque impedito poi di marchiare i successivi decenni del circus automobilistico più famoso al mondo, ambiente che ha frequentato finché le condizioni di salute glielo hanno permesso.
Colpito da una forte polmonite nel 2016, anche l’anno scorso quasi di questi tempi Williams era stato ricoverato in ospedale prima di essere dimesso. Questa volta, attorniato dagli affetti familiari, lo storico dirigente inglese non ce l’ha fatta ma il suo lascito in ogni caso è importante e di certo, dentro o fuori dalla F1, non verrà mai dimenticato.