Non esistono più le mezze stagioni, e neppure l’aurea della Conegliano che miete solo successi. Per carità, magari si sarà trattato soltanto di un incidente di percorso, ma la prima battuta d’arresto stagionale è piuttosto fragorosa: Novara batte 3-0 le Pantere in gara 2 della semifinale scudetto e rimette davvero tutto in discussione, perché nessuno si sarebbe aspettato una resa così incondizionata da parte delle ragazze di Daniele Santarelli. Irriconoscibili e a tratti letteralmente prese a pallonate dal collettivo di Lorenzo Bernardi, mai viste così sfrontate e determinanti al cospetto delle pluricampionesse d’Italia. Che vedono interrotta la loro striscia di vittorie a quota 50: l’Igor Gorgonzola ha fatto l’impresa, e adesso può davvero succedere di tutto.
- Impresa Novara con super Tolok: stavolta Haak non basta
- Gabi, serata storta. Alsmeier domina a muro
- Ishikawa, la spalla perfetta di Tolok. E che brava Bonifacio
- Santarelli non fa drammi, Bernardi pensa alla CEV Cup
Impresa Novara con super Tolok: stavolta Haak non basta
A leggere i parziali si capisce ancora meglio quanto sia stata dominante la prestazione delle piemontesi: 25-19, 25-20, 25-23 il computo di tre set nei quali Conegliano è stata costantemente costretta a rincorrere, in affanno tanto in attacco quanto in difesa, con il muro che ha funzionato poco e le coperture che hanno “tradito” il game planning impostato da Santarelli.
Novara è andata via come un razzo: la vittoria nella finale d’andata della CEV Cup contro le rumene dell’Alba Claj ha dato nuova linfa e motivazioni alla compagine di Bernardi, che hanno cominciato la gara sfrontate e belle pimpanti sin dai primi scambi. Bosio ha trovato in Tatiana Tolok il terminale ideale per fare breccia nella difesa della Prosecco Doc Imoco: la russa, già in gran spolvero martedì scorso, ha chiuso la serata con 26 punti, il 46% di efficienza offensiva e tre ace (più due muri), stravincendo il confronto diretto contro le bocche da fuoco di Conegliano.
Dove Isabelle Haak non ha comunque sfigurato, segnando 20 punti (di cui 5 a muro) ma non riuscendo a sua volta a tirar via le compagne nelle fasi che hanno finito per decidere il match. E la battaglia Novara l’ha vinta su tutta la linea: 7 ace a 2, 49 attacchi vincenti contro 37, 56% contro 52% in ricezione.
Gabi, serata storta. Alsmeier domina a muro
La serata no delle Pantere è ben sintetizzata anche dai numeri (scarsi) con i quali Zhu e Gabi hanno finito per rendere superflua la loro presenza sul terreno. E se la cinese ha cercato in qualche modo di assecondare un po’ Haak, arrivando a toccare la doppia cifra, la brasiliana ha fatto una fatica bestiale a trovare ritmo, tanto da chiudere con soli 6 punti a referto (sono 16 gli attacchi non andati a buon fine).
Una giornataccia per la sudamericana, ma in generale per tutta Conegliano, che in tutti i tre set è sembrata partire meglio, finendo però per subire contro parziali netti e senza via di scampo che hanno indirizzato tutti e tre i set sui binari desiderati da Novara. Che il primo break l’ha trovato da 3-6 a 10-7 nel corso del primo set, con tre punti di Tolok e i muri di Alsmeier e Bonifacio a far capire alle gialloblù che la serata non sarebbe stata affatto semplice.
Quando Haak riporta sotto le compagne (17-16) il set torna vibrante, ma è sempre Bonifacio a rispedire avanti le Zanzare, che sul 20-16 obbligano Santarelli a fermare l’incontro. Entrano Seki e Adigwe, ma la sostanza non cambia: Conegliano pasticcia, Ishikawa mette giù due palloni pesantissimi e il set finisce in gloria per Novara.
Ishikawa, la spalla perfetta di Tolok. E che brava Bonifacio
Che nel secondo aumenta subito i giri del motore, scappando sul 9-6 grazie ad Alsmeier e un’Ishikawa ispiratissima. Haak ribalta tutto (10-11), poi a metà parziale Tolok, Ishikawa e Aleksic (su una ricezione sbagliata delle venete) riportano Novara a +3. Un muro mostruoso di Tolok su Lanier e una giocata meravigliosa di Bosio per Alsmeier spediscono ancora l’Igor Gorgonzola sul 21-16, come nel set precedente, e Ishikawa alla seconda palla set chiude i conti.
Il 4-0 col quale Conegliano apre il terzo set è il segnale che la rimonta che tutti attendono sta per arrivare, ma l’illusione non durerà poi molto: avanti 10-6, le Pantere cominciano nuovamente a soffrire in ricezione, con Tolok che firma due ace di capitale importanza che valgono la parità a quota 12. Quando arriva quello di Ishikawa il punteggio recita 16-14, con Santarelli che si gioca tutti i timeout a disposizione dopo un erroraccio di Gabi (17-14).
Due punti pesantissimi di Bonifacio spezzano nuovamente l’equilibrio a favore di Novara (19-15), che quando trova l’ace con Alsmeier (22-17) capisce che il più è fatto. Fahr e Haak hanno un ultimo sussulto (23-21), ma Ishikawa chiude alla terza palla set e il PalaIgor esplode di gioia.
Santarelli non fa drammi, Bernardi pensa alla CEV Cup
Daniele Santarelli non fa drammi, anche se ammette che così l’Imoco rischia di farsi parecchio male. “Abbiamo giocato una partita sottoritmo, soffrendo in ricezione e faticando in attacco. Nel primo set abbiamo fatto cadere tre palloni di troppo in un momento chiave e Novara è scappata, e così anche nel secondo siamo mancati quando dovevamo rispondere. Nel terzo eravamo in controllo, ma abbiamo sbagliato tanto e non siamo stati efficaci a muro. È una lezione che ci servirà, ora torniamo a lavoro e lasciamo da parte i record”.
Domattina la visita all’Amerigo Vespucci sarà un po’ in tono malinconico, ma almeno aiuterà a non pensare troippo alla batosta subita. Euforico invece Lorenzo Bernardi, che pure prima che a gara 3 dovrà pensare a riportare la CEV Cup in Italia martedì nel return match contro l’Alba Blaj. “Godiamoci questo successo, ma da domani mattina testa alla coppa, perché c’è un titolo da conquistare e non possiamo cullarci sugli allori. Prestazione eccellente sotto ogni punto di vista, che dimostra che questa squadra ha le qualità per battersela anche con le più forti. Brave tutte, ma ripeto, ora pensiamo alla coppa”.