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Germania-Italia, il ricordo di Dortmund 2006 e il messaggio di Buffon

Contro la Germania stasera servirebbe un'impresa come quella dell'Italia di Lippi nella storica semifinale Mondiale al Signal Iduna Park di Dortmund

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sulle interviste ai grandi protagonisti

A distanza di diciannove anni da quel memorabile 4 luglio 2006, Germania e Italia si ritrovano nuovamente a Dortmund per i Quarti di Finale di Nations League. Quella volta su trionfo ai Mondiali, poi nel 2011 ci fu solo un’amichevole, ma questa volta la sfida conta davvero. L’Italia di oggi sogna un’impresa simile a quella del 2006, quando Buffon e i suoi compagni con Lippi in panchina, conquistarono la finale battendo i tedeschi a casa loro. All’epoca, il Westfalenstadion era appena diventato Signal Iduna Park, grazie all’intervento della compagnia di assicurazioni che salvò il club dal fallimento. I gol di Grosso e Del Piero firmarono lo storico 2-0 nei supplementari, unica sconfitta per la Germania in 20 partite giocate nello stadio della Ruhr in 51 anni. Il messaggio dell’ex numero uno della Nazionale, oggi capo delegazione, in attesa della super sfida.

Buffon ricorda l’impresa di Dortmund

Gigi Buffon a La Repubblica non nasconde il proprio legame storico con lo stadio di Dortmund: “Questo stadio mi porta fortuna, ho vinto una semifinale e parato due rigori in una partita di Champions: se rimontiamo vengo a vivere a Dortmund”. Per Buffon, il ricordo di quella notte trasforma persino il grigio cielo della Vestfalia in un angolo di paradiso.

Anche per Miroslav Klose, centravanti della Germania nel 2006, Dortmund rappresenta un ricordo indelebile (ma in negativo). Racconta l’ex attaccante: “Buffon prima di quella partita mi disse: le prossime vacanze le faccio in Germania, per le quattro settimane del Mondiale c’è sempre stato il sole”.

Nuove ambizioni per Nagelsmann e Spalletti

Tra gli spettatori di quella semifinale c’era anche Julian Nagelsmann, attuale ct tedesco, che all’epoca stava per compiere 19 anni. Oggi, a 37 anni, ammette: “Ricordo la partita a Dortmund, ero molto deluso per quella sconfitta. Ma per me è più importante parlare del presente, creare la nostra storia”.

Un pensiero condiviso anche da Luciano Spalletti, ct dell’Italia: “Non si può rimanere legati alle date per anni e anni, c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Abbiamo vivo quello che è il ricordo delle grandi imprese dei nostri ‘compagni di squadra’ che rimangono tali perché vogliamo portarli dentro di noi nelle partite che giochiamo. La vita senza memoria non sarebbe niente, ma noi siamo chiamati a fare qualcosa di nuovo”.

Italia, come ci si qualifica per le semifinali di Nations League

L’Italia punta a un’altra impresa: vincere con due gol di scarto, come accaduto nell’ultima trasferta a Parigi (3-1 contro la Francia). Questo risultato regalerebbe due sfide di Nations League a Torino tra il 4 e l’8 giugno, decisive per il trofeo. In caso contrario, il 6 giugno ci sarà l’impegnativo debutto nelle qualificazioni mondiali contro la Norvegia di Haaland.

Spalletti, i cambi in vista per la sfida di Dortmund

Con solo 72 ore tra il match di San Siro e la sfida in Germania, Spalletti ha annunciato “più o meno quattro cambi”. Buongiorno sostituirà l’infortunato Calafiori per alzare i centimetri in difesa, mentre Bastoni, seppur affaticato, giocherà da laterale. Gatti potrebbe far avanzare Di Lorenzo sulla fascia destra.

In attacco, si scaldano Maldini e Lucca, con Kean favorito. Zaccagni potrebbe entrare a partita in corso, mentre in regia il ballottaggio è tra Ricci e Rovella.

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