Nel week-end che ha rimesso Max Verstappen al centro del villaggio, ammesso che se ne fosse mai andato, la Formula 1 ha capito una volta di più che l’uomo del futuro ha il volto di Andrea Kimi Antonelli. Da ieri il più giovane pilota della storia ad aver preso la testa di un gran premio, primato sottratto proprio all’olandese (18 anni e 224 giorni), che aveva tre giorni di più quando nel 2016 riuscì a vincere al Montmelò la sua prima gara nel campionato del mondo al volante della RedBull. E a Verstappen Antonelli ha tolto pure un altro primato, quello del più giovane di sempre a confezionare il miglior giro in gara (Max lo fece a 19 anni e 44 giorni). Coincidenze? Difficile dirlo adesso, ma per qualcuno il futuro è già delineato.
- Minardi c'ha visto lungo: "Un bene per Kimi aver evitato la Ferrari"
- La profezia: "Antonelli può vincere un mondiale"
- La strigliata alla Rosse: "Lavorare per ridurre il gap"
Minardi c’ha visto lungo: “Un bene per Kimi aver evitato la Ferrari”
Giancarlo Minardi dopotutto sa bene chi sia Andrea Kimi Antonelli. Suo figlio Giovanni è il manager oltre che l’uomo che l’ha portato in Mercedes. “In verità ha parlato con diverse scuderie, inclusa la Ferrari”, spiega Giancarlo, ex patron della storica scuderia faentina. “Alla fine credo che sia andata bene così: fosse finito in Ferrari, visto come fanno le scelte nel team, sarebbe stato molto più complicato per lui arrivare in Formula 1”.
Una stoccata senza filtri nei confronti della scuderia di Maranello, che di questi tempi a quanto pare prende schiaffoni tanto in pista, quanto fuori. “Kimi è un ragazzo straordinario, sta facendo cose davvero egregie per l’età che ha. Per me che lo conosco da diversi anni ormai tutto questo non è una sorpresa: se il buongiorno si vede dal mattino, il suo futuro è certamente luminoso. Detto ciò, dal momento che ha ancora 18 anni è giusto lasciarlo crescere e maturare senza mettergli fretta, né pressioni. Aci Sport ha fatto un gran lavoro aiutandolo a emergere tra tanti altri piloti italiani, alcuni dei quali potrebbero ripercorrere le sue stesse orme”.
La profezia: “Antonelli può vincere un mondiale”
Minardi è noto nel circus per aver lanciato alcuni tra i più grandi campioni che la storia della Formula 1 ricordi: Fernando Alonso è il nome più altisonante di tutti, ma si ricordano Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli, Mark Webber, oltre che il più grande di tutti, Ayrton Senna, che per primo ricevette una proposta dalla scuderia di Faenza, che declinò per andare alla Lotus (ma la stima del brasiliano nei confronti di Minardi resterà intatta fino a quel drammatico week-end di Imola 1994).
E nel futuro di Antonelli vede un orizzonte… iridato. “Credo che abbia tutti i requisiti per diventare un grande pilota, quindi anche un campione del mondo. Chiaro, adesso Mercedes non sembra la macchina più forte del lotto, ma il tempo è dalla sua.
Tra l’altro ho saputo che proprio a Imola le frecce d’argento arriveranno con aggiornamenti importanti, e su un circuito che Andrea Kimi conosce fin troppo bene potrà risultare ancora più performante e competitivo. Anche se manca ancora un mese e mezzo e tante cose possono succedere”.
La strigliata alla Rosse: “Lavorare per ridurre il gap”
Minardi è presidente del circuito “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, dove mai come quest’anno il pubblico potrebbe rappresentare un valore aggiunto tanto per il giovane Antonelli, quanto per le scostanti Ferrari di inizio stagione. “A Maranello sanno che debbono lavorare per ridurre il gap con la concorrenza. Adesso c’è in calendario un trittico di gare ravvicinato dove non sarà facile portare degli aggiornamenti (Bahrain e Arabia Saudita nei prossimi due fine settimana, poi Miami a inizio maggio), ma qualcosa andrà fatto per non rischiare di arrivare a un quarto di stagione già attardati dai migliori.
A Suzuka hanno fatto fatica, è vero, però non hanno commesso errori e questo è un buon segnale. A Imola sicuramente si respirerà un’aria diversa: la presenza di Hamilton ha già fatto alzare notevolmente i numeri delle prevendite, i risultati di Andrea Kimi in qualche modo aiuteranno a farle decollare ancora di più quando si arriverà a ridosso del gran premio”.