C’è un ragazzino che corre veloce e che sta facendo parlare di sé gli addetti ai lavori e gli appassionati. Si chiama Gout Gout, è australiano anche se le sue radici affondano nel paese più giovane e più povero del mondo: il Sud Sudan. A 16 anni ha fatto registrare dei tempi che neppure Usain Bolt stabiliva alla sua età. E tutto lascia pensare che le sue performance possano migliorare: si allenerà infatti negli Stati Uniti col campione olimpico dei 100 metri, Noah Lyles.
- Gout Gout impressionante ai campionati scolastici di Brisbane
- Il record non omologato sui 100 e la super prestazione sui 200
- Dall'Australia agli USA: Gout Gout s'allenerà con Noah Lyles
Gout Gout impressionante ai campionati scolastici di Brisbane
Il giovane australiano ha impressionato tutti nel corso degli Australian All Schools Championships del Queensland a Brisbane, la città che ospiterà le Olimpiadi del 2032: forse un segno del destino, anche perché all’epoca Gout Gout avrà 24 anni e sarà probabilmente nel pieno della sua maturazione atletica e tecnica. Prima ha vinto i 100 metri, poi i 200. Ma soprattutto, lo ha fatto con dei tempi inimmaginabili per uno che, a tutti gli effetti, è poco più di un adolescente.
Il record non omologato sui 100 e la super prestazione sui 200
Gout Gout, infatti, s’è imposto nella distanza più breve con un tempone: 10”04. Peccato che il vento eccessivo, superiore ai due metri al secondo, abbia invalidato la sua prova almeno a livello cronometrico. Tutto regolare, invece, nei 200. Gout Gout ha stravinto in 20”04 e ha migliorato il record nazionale australiano, detenuto da Peter Norman (20”06). Piccolo particolare: quando aveva 16 anni, nel 2003, Usain Bolt correva i 200 metri in 20”13.
Dall’Australia agli USA: Gout Gout s’allenerà con Noah Lyles
Per il momento il ragazzino mantiene il “low profile” e non si espone più di tanto. “Questi sono tempi da adulti e io sono solo un bambino, li sto correndo e spero che avrò un grande futuro. Ho inseguito quel record, ma non pensavo che sarebbe arrivato quest’anno. Pensavo potesse arrivare l’anno prossimo oppure dopo“. E chissà cosa arriverà nei prossimi anni. Il futuro del giovane australiano di origini sudsudanesi, un potenziale simbolo dell’atletica di domani, è negli States, coi migliori. Nella terra dei sogni, per realizzare i suoi.