Il conflitto attualmente in corso tra Russia e Ucraina continua a produrre effetti rilevanti nel mondo dello sport, Formula 1 inclusa. Seppur in maniera più marginale rispetto alla Haas, anche la Ferrari infatti nelle ultime ore si è trovata a dover rivedere i propri rapporti con i partner di matrice russa e a prendere un’importante decisione in merito.
- Ferrari e la collaborazione con Kaspersky
- Ferrari, un’altra decisione da prendere
- Ferrari e F1 unite contro la guerra
Ferrari e la collaborazione con Kaspersky
Il Cavallino in particolare, come molti avevano evidenziato nei giorni scorsi, è stata costretta a rimodulare i termini della partnership con Kaspersky, azienda informatica russa specializzata in software che, fino a qualche giorno fa, ha continuato a fornire un importante supporto logistico alla scuderia.
Dai test svolti in Bahrain però, osservando la livrea della vettura e le tute dei piloti, si è capito che qualcosa è cambiato.
“Il logo Kaspersky non è più sulla nostra monoposto né sui caschi dei piloti né sulle nostre piattaforme online poiché la partnership con Kaspersky è momentaneamente sospesa, per decisione congiunta” ha comunicato la Ferrari a FormulaPassion.it.
“Ferrari crede che il mondo dello sport debba lanciare un messaggio chiaro a sostegno del popolo ucraino. Ferrari e Kaspersky hanno concordato di rimuovere i loghi e sostituirli (sui caschi dei piloti) con #essereFerrari che esprime il messaggio del nostro desiderio per un futuro di non violenza e dialogo”.
Ferrari, un’altra decisione da prendere
Quella con Kaspersky potrebbe non essere però l’unica collaborazione sospesa dalla Ferrari a causa della guerra russo-ucraina.
La Rossa infatti, nelle prossime ore, dovrà riflettere anche sulla situazione di Robert Shwartzman, pilota russo dell’Academy di Maranello designato per le due prove libere affidate a debuttanti che potrebbe subire lo stesso destino di Mazepin.
Attualmente una decisione non è ancora stata presa ma non è escluso che novità in merito possano sopraggiungere molto presto.
Ferrari e F1 unite contro la guerra
La Ferrari dunque ha seguito e ripreso da vicino i provvedimenti attuati dalla Haas nei confronti di Nikita Mazepin e del title sponsor russo Uralkali, azienda chimica di proprietà del padre del pilota.
In questo modo, in sostanza, la Rossa si è allineata alle posizioni del parco piloti e di tutto il circus della Formula 1 che hanno condannato con forza il conflitto in atto in Ucraina tagliando su più livelli i ponti con la Russia.