Che sia il giocatore del Milan più in forma del momento è sotto gli occhi di tutti: Tijjani Reijnders è il leader silenzioso della squadra di Fonseca. Brillante in mezzo al campo, sa essere pure letale davanti alla porta avversaria: due gol finora, uno al Monza da tre punti in campionato, l’altro al Bernabeu in Champions League.
Mancava soltanto l’incoronazione di “sua maestà” Zlatan Ibrahimovic, arrivata puntuale nel corso di un’intervista rilasciata all’Uefa Champions League Magazine. Reijnders è l’uomo del momento, in casa Milan.
- Ibrahimovic lancia Reijnders: "Quanto è cresciuto"
- Ibrahimovic cuore rossonero: "Il Milan mi ha dato tanto"
Ibrahimovic lancia Reijnders: “Quanto è cresciuto”
L’uomo giusto al posto giusto, Reijnders sta scalando posizioni nei cuori dei tifosi rossoneri e ora il Milan vuole blindarlo attraverso il rinnovo del contratto fino al 2030. E della dirigenza, a partire dal “manager supremo” Zlatan Ibrahimovic, che ha tessuto le lodi del centrocampista olandese.
“Penso sia il calciatore che è più cresciuto in breve tempo. E’ arrivato dall’Olanda, dal grande lavoro fatto con l’AZ Alkmaar e sta facendo un lavoro eccezionale, diventando un giocatore importante per la squadra, per il club e per la sua nazionale, dimostrando di essere un profilo di alto livello”, ha dichiarato Ibrahimovic.
Dai complimenti a un appunto destinato a creare un po’ di pressione all’olandese: “Come ogni giocatore del Milan verrà ricordato per ciò che vince. Quindi, se non vinci, non vieni ricordato”, parola di Ibra.
Ibrahimovic cuore rossonero: “Il Milan mi ha dato tanto”
Nel corso dell’intervista, l’ex attaccante e ora manager del Milan ha usato parole al miele nei confronti del club rossonero, andando dritto al punto, piazzando, indirettamente, due stoccate, una alla Juventus, che lo portò in Italia dall’Ajax dopo gli esordi in Svezia, e all’Inter, che lo prese nell’estate della retrocessione in B d’ufficio dei bianconeri: “Il Milan è la società che più mi ha dato nella mia carriera. Ho giocato in molti club, anche straordinari, in grandi squadre, ma il Milan è il Milan. Ora voglio dare qualcosa in cambio”.
Ibrahimovic si è quindi concentrato sul progetto rossonero, che va un po’ a rilento con risultati altalenanti in campionato e le prime delusioni incassate dalla seconda squadra: “Qui si lavora in modo diverso e sotto condizioni diverse. Diamo molta attenzione ai giovani, crediamo in loro. Ma non possiamo paragonare il nostro calcio alla Premier League, ad esempio. Qui dobbiamo essere più intelligenti, fare mosse diverse, rimanendo chi siamo e arrivare sulla scena globale, perché il Milan è globale”.
Infine, una promessa per il futuro: “Vogliamo fare cose straordinarie, scrivere la storia, vincere. Farò qualsiasi cosa per vincere e non mollerò fino a quando non ci sarò riuscito. Sono entrato in questa nuova situazione con umiltà e sto imparando molto”, ha concluso Ibrahimovic.