Le polemiche a margine di un evento così atteso, sul fronte della politica del pallone come la presentazione del calendario della Serie A 2021-2022, non erano da sottovalutare, considerati i presupposti. La rivoluzione concettuale impressa dalla Lega alla prossima stagione, dopo una tormentata sequenza di interruzioni e tamponi e isolamenti con rinvii e ripartenze, ha assecondato nuovi bisogni e una regolamentazione anche sul versante della stesura del calendario che non penalizzasse né lo spettacolo, né il valore dei match da un punto di vista commerciale. Com’è noto, per la prima volta nella storia della massima serie, l’ordine delle partite del girone di ritorno non seguirà quello della prima fase del torneo. Una innovazione che trae ispirazione dai principali campionati esteri come la Premier e la Liga e che, con un adattamento italiano, ha prodotto quello che in una semplificazione diventa un calendario asimmetrico.
Stadi aperti al pubblico: le pressioni della Lega
Il tema su cui il presidente Paolo Dal Pino ha voluto accendere, ancora una volta, l’attenzione dopo il consolidamento e de facto l’imposizione della Uefa sul rientro dei tifosi negli stadi, con criteri e requisiti specifici, rimane dunque il medesimo di questi ultimi mesi: riportare il pubblico negli impianti e ciò, nonostante Tokyo abbia optato per Olimpiadi senza pubblico a causa della situazione e del timore di non riuscire a contenere eventuali crescite di contagi e positivi.
La polemica Juve-Lazio su Sarri
A margine, però, di un simile e complesso argomento di stretta attualità, che investe le scelte delle istituzioni e quindi i palazzi della politica, si è consumato un duello a distanza tra Igli Tare e Pavel Nedved con, al centro, le scelte e le opzioni di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio ed ex della Juventus.
“È entrato nel cuore dei tifosi della Lazio. Ha portato grande entusiasmo in città. I nostri tifosi lo volevano fortemente e noi lo abbiamo accontentato. Lui stesso quando ci siamo incontrati per la prima volta con Lotito ha detto: ‘Finalmente vengo in un posto dove posso fare il calcio come piace a me'”, ha detto il direttore sportivo della società biancoceleste.
Sebbene a distanza e con una certa pacatezza, la replica dell’ex centrocampista ceco non si è fatta attendere: il riferimento allo Scudetto portato a casa al primo tentativo è servito:
“Da noi non si è trovato bene? Non lo so, bisogna chiederlo a Sarri. Credo che da noi ha trovato una squadra forte, ha provato a fare il suo calcio. E’ riuscito a vincere al primo colpo, e vincere alla Juventus non è mai facile. Noi ci siamo trovati molto bene con Maurizio, poi le nostre strade si sono divise”.
La sfida Juve-Lazio della prossima stagione
Insomma, le sfide tra Juve e Lazio saranno animate anche da questa componente incrociata: l’andata all’Allianz Stadium è fissata per il 21 novembre (13ª giornata), il ritorno all’Olimpico di Roma si giocherà nel penultimo turno, di una stagione che si augura sia avvincente e densa di sorprese.
L’attenzione, anche stavolta, sarà incentrata sull’allenatore: Sarri e il suo sarrismo avranno una nuova declinazione, in una città ricca di un pubblico appassionato e presente che si attende di vedere un grande gioco con i risultati ottenuti dal predecessore, Simone Inzaghi oggi all’Inter, e magari qualcosa di più.
Clicca qui per abbonarti e vedere tutte le partite di Serie A live su DAZN
VIRGILIO SPORT