Sono giorni caldissimi questi per la Serie B, che dopo la conclusione del campionato è stata sconvolta dalla possibile penalizzazione del Brescia che ha rimandato l’inizio dei playout, con la parte bassa della classifica che potrebbe subire importanti ribaltamenti. Alle Rondinelle è contestata un’irregolarità nei pagamenti dei contributi dei calciatori, che secondo Massimo Cellino sarebbe dovuta all’agenzia alla quale le Rondille si sono affidate e che avrebbero truffato il club, monitorato in queste ore dalle forze dell’ordine.
Tra le società più contrariate da questa situazione c’è la Salernitana, che ha visto rimandata la data del teorico layout contro il Frosinone rimandata a data da destinarsi e che è pronta ad agire per vie legali attraverso un ricorso al Collegio di Garanzia del CONI.
- Brescia truffato
- Brescia e Cellino sotto sorveglianza delle forze dell’ordine
- La Salernitana annuncia il ricorso
Brescia truffato
La salvezza guadagnata sul campo potrebbe non bastare al Brescia per la permanenza in Serie B. Il club delle Rondinelle rischia infatti una penalizzazione di quattro punti che la farebbe scivolare in zona retrocessione per delle irregolarità nei pagamenti dei contributi dei giocatori. Secondo Massimo Cellino la responsabilità di questo errore sarebbe da ricondurre a un’agenzia alla quale il club si sarebbe appoggiata e che secondo il patron avrebbe truffato i lombardi.
Brescia e Cellino sotto sorveglianza delle forze dell’ordine
Intanto la situazione ha ovviamente scaldato anche gli animi dei tifosi delle Rondinelle, che per esprimere tutto il loro dissenso hanno organizzato una manifestazione fuori dalla sede del comune al Palazzo della Loggia, alimentando la tensione in giro per la città. Motivo per cui – come riportato da Ansa – le forze dell’ordine hanno deciso di monitorare la sede del Brescia in centro città, il centro sportivo di Torbole Casaglia e l’abitazione del presidente Cellino.
La Salernitana annuncia il ricorso
Lo scossone che rischia di stravolgere la classifica della Serie B ha coinvolto anche la Salernitana, che ha visto rimandando a data da destinarsi il playout contro il Frosinone che la società avrebbe invece voluto disputare subito, senza attendere l’eventuale penalizzazione del Brescia. Dopo le parole dell’amministratore delegato Marzio Milan che aveva minacciato una battaglia legale, il club campano è passato ai fatti, annunciando tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale di aver presentato ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni.
Questo il comunicato ufficiale della Salernitana: “L’U.S. Salernitana 1919 ribadisce il proprio sconcerto per il provvedimento di rinvio a data da destinarsi delle gare di playout alla vigilia dello svolgimento di quella d’andata, adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte ed il coinvolgimento dell’assemblea di Lega. Il tutto in assenza di evidenze certe di fatti idonei ad incidere sulla classifica. Pertanto, il club comunica di aver adito il Collegio di Garanzia del CONI entro il ristretto termine dei due giorni previsto nella misura in cui tale provvedimento possa riflettersi sulle iscrizioni ed ammissioni alla prossima stagione sportiva. La società adirà poi il Tribunale Federale Nazionale, affinché serenamente possa esserci una valutazione degli organi terzi della Giustizia Sportiva, a tutela degli interessi economici e morali dell’U.S. Salernitana 1919 e della sua tifoseria”.