Una vittoria sul Venezia per 2-0 non può di certo cambiare le opinioni su un’intera stagione, specialmente quando manca ancora così tanto da giocare. Eppure le reti di Hakan Calhanoglu e Lautaro Martinez, che di fatto hanno consegnato i tre punti ai nerazzurri, arrivano al termine di un mese e mezzo perfetto, nel quale la squadra di Simone Inzaghi non ha mai conosciuto il gusto amaro della sconfitta. In campionato ora la Beneamata è a -1 dal duo di testa Milan e Napoli (seppur con una partita in più) e in Champions ha acciuffato una qualificazione agli ottavi di finale che in molto consideravano ormai sfumata dopo le prime due uscite.
Inter, col Venezia è stata pura formalità
Simone Inzaghi, col suo solito tono pacato e composto, analizza nel post partita la gara col Venezia vinta per 2-0 su un campo che definire presentabile per la Serie A sarebbe dire una bugia enorme:
“Abbiamo chiuso una settimana importante facendo una partita di personalità ed esprimendo un ottimo calcio. Dovevamo chiuderla prima perché tenere aperta una partita così non va bene. Capisco però che ci sono anche gli avversari ed era la terza partita in sei giorni”. L’unico piccolo neo è stato l’infortunio nel secondo tempo di Matteo Darmian: “Ha sentito tirare, speriamo non sia niente di grave. C’è un po’ di preoccupazione”.
Più in generale si tratta della 33ima partita nella quale l’Inter va a segno consecutivamente in Serie A, di cui 17 in trasferta. Numeri importanti, dovuti anche alla capacità della società nerazzurra di trovare un tecnico che continuasse il lavoro interrotto da Antonio Conte, “fuggito” per così dire, alle prime difficoltà.
Inter, ora il calendario ti aiuta
A rimarcarlo è il momento di forma dei nerazzurri, anche se ai microfoni di Sky Sport Simone Inzaghi come sempre non si sbilancia sentendo parlare di obiettivi importanti, anche se ammette che si sta procedendo molto bene seppur a piccoli passi:
“Fa piacere essere considerati i favoriti per la vittoria dello Scudetto, ma poi qualcuno direbbe che stiamo mettendo le mani avanti. Qualcuno diceva che doveva essere un anno di ricostruzione, ho trovato una società e un gruppo straordinario, abbiamo inserito tanti giocatori nuovi. Il primo obiettivo erano gli ottavi di Champions e lo abbiamo centrato, adesso possiamo pesare al campionato oltre alla gara col Real Madrid”.
Si perchè in Champions ora l’Inter si giocherà il primo posto contro il Real Madrid al Bernabeu il 7 dicembre, e in caso di successo sarebbe una bella rivincita soprattutto per Inzaghi, che sorpasserebbe anche il lavoro di Conte, uscito tristemente ai gironi lo scorso anno in un gruppo praticamente identico a quello nel quale si trovano i nerazzurri quest’anno. Ma non è solo questo. Che l’Inter sia al momento attuale forse la favorita alla vittoria della Serie A lo dice anche il calendario da qui alla sosta natalizia: Spezia, Roma, Cagliari, Salernitana e Torino. Tutte partite abbordabili per la banda di Inzaghi, che ora può tornare a sognare dopo un’estate difficile.
Inter, il mese magico dopo la batosta con la Lazio
In pochi a inizio stagione avrebbero pronosticato una squadra tanto solida e tanto coesa in così poco tempo, soprattutto dopo le partenze shock di Romelu Lukaku e Hakimi. A confermarlo ci ha pensato lo stesso Inzaghi:
“Non c’è stato bisogno di motivare la squadra, alleno grandi giocatori ma soprattutto grandi uomini. Abbiamo perso Lukaku, Hakimi ma anche Eriksen, che ha fatto un girone di ritorno strepitoso la scorsa stagione. Abbiamo preso giocatori funzionali che stanno dando tutto, dobbiamo continuare su questa strada”.
E’ bene ricordare quello che l’Inter ha perso ma anche cosa invece ha guadagnato (Correa, Dzeko, Dimarco, Calhanoglu). A conti fatti, impossibile dire se la squadra attuale sia più forte o più debole di quella della scorsa stagione, sta di fatto che la rincorsa nerazzurra ai primi posti delle competizioni alle quali partecipa è iniziata un mese e mezzo fa, dalla sconfitta proprio contro la Lazio (ironia della sorte, proprio l’ex squadra di Inzaghi) del 16 ottobre. Da allora questi i risultati: 3-1 allo Sheriff, 1-1 con la Juve, 2-0 con l’Empoli, 2-0 con l’Udinese, 3-1 allo Sheriff, 1-1 col Milan, 3-2 col Napoli, 2-0 con lo Shakhtar, 2-0 col Venezia. Numeri impressionanti, di gran lunga i migliori della Serie A. Ora la vetta dista solo un punto anche se con una partita in più.
I tifosi possono stare tranquilli: il progetto tecnico è valido, col Venezia è stata poco più di una formalità nonostante una condizione non eccellente, e sì, l’Inter per la corsa alla Serie A c’è ancora una volta anche l‘Inter.