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Il valore a bilancio dei giocatori dell'Inter: chi sono i sacrificabili?

Quali giocatori dell'Inter sono maggiormente sacrificabili considerando il valore residuo a bilancio?

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Marco Pino

Marco Pino

Sport Economy Specialist

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Il valore a bilancio dei giocatori dell'Inter: chi sono i sacrificabili? Fonte: Shutterstock

Il calciomercato dell’Inter sta entrando nel vivo. Non solo le operazioni in entrata con la trattativa per il ritorno di Romelu Lukaku sempre più vicino, le attese ufficialità di Onana e Mkhitaryan, e il possibile arrivo di Paulo Dybala a parametro zero.

In casa Inter si guarda anche con attenzione alle possibili uscite, con Skriniar potenziale partente in direzione Parigi per la disponibilità del PSG di venire incontro alle richieste dei nerazzurri per cedere lo slovacco.

La necessità, riportata da varie fonti di stampa, di chiudere il calciomercato con un saldo attivo di 60 milioni di euro porta Marotta e Ausilio a ragionare anche sulle uscite per rispettare i paletti imposti da Suning.

In quest’ottica, non è chiaro se l’Inter debba chiudere il mercato con un saldo positivo considerando in valore assoluto il delta tra entrate e uscite o, piuttosto, realizzare plusvalenze per i famosi 60 milioni di euro.

Nel secondo caso diventa fondamentale ragionare su quanto è il valore residuo a bilancio dei calciatori nerazzurri e quali possono garantire, rispetto alle richieste di mercato, la maggiore plusvalenza.

Il valore netto residuo a bilancio viene calcolato come differenza tra il costo storico d’acquisto e il totale degli ammortamenti registrati nei vari esercizi (che vanno a costituire il Fondo Ammortamento relativo al singolo calciatore).

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Il dettaglio del valore netto contabile residuo

  • Joaquin Correa – 24,5
  • Nicolò Barella – 23,1
  • Stefano Sensi – 14,9
  • Robin Gosens – 13,6
  • Alessandro Bastoni – 13,0
  • Andrea Pinamonti – 12,5
  • Zinho Vanheusden – 11,7
  • Denzel Dumfries – 9,5
  • Lautaro Martinez – 8,7
  • Valentino Lazaro – 8,4
  • Milan Skriniar – 5,9
  • Dalbert – 5,8
  • Eddy Salcedo – 5,0
  • Roberto Gagliardini – 4,9
  • Ionut Radu – 4,2
  • Lucien Agoume – 1,8
  • Hakan Calhanoglu – 1,6
  • Matteo Darmian – 1,5
  • Stefan De Vrij – 1,5
  • Federico Dimarco – 1,4
  • Arturo Vidal – 0,8
  • Edin Dzeko – 0,6
  • Alexis Sanchez – 0,2

Fonte: CalcioeFinanza.it

Da Skriniar a Pinamonti: l’analisi

La possibile cessione di Skriniar al PSG per 70 milioni di euro garantirebbe all’Inter la migliore plusvalenza possibile considerando il valore netto contabile dei giocatori in rosa tra i nerazzurri rispetto alle offerte che sono arrivate in questa prima parte di sessione del calciomercato estivo.

All’interno del contratto di cessione tra Sampdoria e Inter era presente una clausola sulla rivendita che però avrebbe avuto effetto in caso di cessione immediata e non futura.

Nella trattativa si era tenuto conto di bonus legati alle presenze che sono stati tutti saldati e pertanto hanno fatto venire meno l’efficacia della clausola inserita inizialmente nel contratto.

Andrea Pinamonti, invece, pur essendo cresciuto nelle giovanili nerazzurre ha un costo storico di 12,5 milioni di euro per via del riacquisto per 18 milioni avvenuto nel settembre del 2020 dal Genoa.

Stesso discorso di Zinho Vanheusden. Il belga ha un valore residuo di 11,7 milioni di euro considerando il riacquisto realizzato dallo Standard Liegi nella passata stagione.

Lautaro, Correa, Sensi e gli altri

L’opportunità Skriniar rappresenta la più ghiotta senza considerare ovviamente una possibile proposta che potrebbe pervenire per Lautaro Martinez.

Il Toro è stato acquistato nel luglio del 2018 per poco più di 28 milioni di euro e al 30 giugno 2022 avrà un valore residuo di 8,7 milioni. Una cessione per 80/90 milioni garantirebbe una plusvalenza netta di più di 70 milioni di euro.

In questo ragionamento devono anche rientrare le dichiarazioni di Giuseppe Marotta che ha spiegato come in questo mercato sia più semplice sostituire un difensore rispetto ad un attaccante, chiudendo anche con decisione alla cessione del Toro argentino ponendolo al centro del progetto Inter dei prossimi anni.

Joaquin Correa e Stefano Sensi, invece, sono acquisti recenti che non permettono di realizzare una plusvalenza in questa fase per via un costo non ancora ammortizzato e offerte sul mercato che non consentirebbe di avere un plusvalore. Così come Alessandro Bastoni e Nicolò Barella, considerati però incedibili a più riprese dalla dirigenza nerazzurra.

Altre situazioni come Dalbert e Lazaro sono da considerare problematiche per Marotta e Ausilio in quanto difficilmente riusciranno a cedere definitivamente i loro cartellini senza registrare una minusvalenza, dovendo quindi probabilmente optare per un altro prestito per ridurre il valore contabile nella prossima stagione.

L’analisi del costo residuo a bilancio dei singoli giocatori in rosa diventa fondamentale da analizzare per capire quali operazioni di mercato in uscita risultino effettivamente convenienti ai nerazzurri per arrivare al target definito dalla proprietà sia come saldo tra acquisti e cessioni da raggiungere che come plusvalenze a bilancio capaci di ridurre le perdite del conto economico.

In attesa di capire gli sviluppi sul fronte Romelu Lukaku.

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